“La casa dell’acqua – spiega l’assessore alle politiche ambientali Lucia Lucentini – non è una semplice fontanella, ma è un impianto complesso dotato di impianti di filtraggio, di pompe, di bombole di anidride carbonica per produrre acqua gassata. Inoltre, c’è il dispositivo che limita l’utilizzo dell’impianto ai cittadini di Corsico, che vi possono accedere utilizzando la propria tessera sanitaria”. Proprio per garantire efficienza all’impianto, nei giorni scorsi l’impresa incaricata è intervenuta sostituendo un raccordo tra i tubi, consentendo così una maggiore pressione dell’acqua gassata refrigerata, alcuni fili e una spina di uno dei lettori CRS. Occorrerà attendere qualche giorno per consentire alla squadra della società di gestione di ripristinare il danno. Intanto il Comune procederà con la denuncia all’autorità di pubblica sicurezza. L’utilizzo della “casa” è riservato ai corsichesi, che devono introdurre la tessera sanitaria (CRS) nell’apposito dispositivo per poter prelevare un massimo di 7 litri alla settimana di acqua gassata, altrettanti di liscia e il medesimo quantitativo per la gassata refrigerata. In totale, quindi, 21 litri ogni 7 giorni per ciascun componente del nucleo familiare. C’è anche un limite minimo di prelievo: mezzo litro.
V.A.