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Proverbio: Aprile fa il fiore e maggio si ha il colore

Don Colmegna: “Sull’accoglienza dei migranti gli Stati europei devono superare gli egoismi di parte e trovare una soluzione comune, che garantisca la legalità ma sia rispettosa dei diritti umani”

(mi-lorenteggio.co) Milano, 9 ottobre 2018 – “Ringrazio il Parlamento Europeo per questo riconoscimento, che non va a me, ma a tutti gli ospiti, gli operatori e i volontari della Casa della carità di Milano e vorrei cogliere l’occasione di essere oggi qui, in una delle sedi più autorevoli dell’Unione, per rilanciare un messaggio che ogni giorno guida le nostre attività: prima le persone.

Un messaggio che mi piacerebbe venisse fatto proprio da tutti i Paesi europei, che devono tornare a mettere al centro dell’agenda politica la solidarietà verso le fasce più deboli, promuovendo provvedimenti che rispondano ai bisogni concreti di tutti i suoi cittadini, battendosi contro le povertà e affrontando al più presto il tema dell’accoglienza e dell’inclusione sociale dei migranti.

Sono preoccupato, infatti, nel vedere che la questione dell’immigrazione, anziché essere affrontata nel rispetto della legalità, della cultura dell’accoglienza e della garanzia dei diritti umani, è invece gestita dai singoli Paesi con interventi che guardano solamente ai propri interessi nazionali, dimenticando quel principio di solidarietà che è proprio uno dei valori fondanti dell’Unione Europea.

Diventa sempre più urgente la necessità che si torni seriamente a discutere di come superare i limiti oggi imposti dal Trattato di Dublino, partendo dalla proposta approvata dal Parlamento Europeo, e di come promuovere nuove norme sull’immigrazione rispettate da tutti gli stati membri, nella prospettiva di costruire ponti e non muri, come ci sollecita a fare Papa Francesco.

Per questo, la Casa della carità ha aderito con convinzione all’Iniziativa dei Cittadini Europei “Welcoming Europe”, che mira ad affrontare le paure della gente non soffiando sul fuoco del rancore, ma con una proposta che produce coesione sociale. È un piccolo passo nella prospettiva di superare egoismi e chiusure, ma indica la giusta strada da percorrere”, così don Virginio Colmegna, presidente della Fondazione Casa della carità di Milano, in occasione della sua premiazione come “Cittadino europeo dell’anno” al Parlamento Europeo di Bruxelles.

 

Redazione

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