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RHO: Piano per il diritto allo studio 2018/19

Il Comune di Rho investe 2 milioni di euro per 5mila studenti. Previsti finanziamenti per 700mila euro in 3 anni per l’innovazione didattica

(mi-lorenteggio.com) Rho, 15 ottobre 2018. Conferme e novità per il Piano di Diritto allo Studio 2018/19, approvato dal Consiglio Comunale lo scorso 27 settembre, che si conferma come un momento di ascolto, condivisione, collaborazione tra le scuole e l’Amministrazione per trovare le giuste soluzioni a sostegno della crescita di 5000 giovanissimi cittadini. 

Il piano prevede investimenti per circa 2 milioni di euro, a cui si aggiungono importanti azioni sull’edilizia scolastica avvenute durante l’estate, come la rimozione dell’amianto dalla scuola di Terrazzano o interventi per migliorare l’efficienza energetica della scuole Bonecchi e Grossi. Gli investimenti continueranno poi in futuro, grazie anche a un importante finanziamento ottenuto per progetti di innovazione didattica, che porterà oltre 700mila euro nei prossimi 3 anni per sperimentare nuove forme di fare scuola.

Il Piano di Rho si distingue per l’impegno sui temi dell’inclusione e supporto alle fragilità, con progetti d’avanguardia: lo sportello di ascolto, che lo scorso anno ha offerto oltre 1100 colloqui a alunni, genitori e famiglie; le azioni sui Disturbi Specifici dell’Apprendimento, con uno screening su oltre 800 bambini per la diagnosi precoce e un programma di supporto allo studio con le nuove tecnologie; o il Baskin, con 1300 ore di sport inclusivo e oltre 1900 bambini coinvolti.

Dice l’assessora alla Scuola, Valentina Giro:

“Siamo convinti che il massimo delle nostre energie e il meglio delle nostre risorse debbano essere indirizzate ai bambini, il nostro futuro. Al primo posto abbiamo messo il benessere degli alunni, nel tentativo di offrire una scuola di qualità, con servizi e progetti a supporto della didattica e a sostegno delle situazioni di fragilità. L’inclusione rimane il concetto chiave della filosofia che anima questo piano. Inclusione per i disabili, per i DSA, per gli alunni stranieri, per chi si trova ai margini, per chi ha difficoltà nell’apprendimento. Attraverso diversi progetti si cerca di costruire una scuola dove tutti possano trovare uno spazio a propria misura, dove confrontarsi con gli altri ognuno secondo le proprie capacità, senza lasciare indietro nessuno”.

 

Di seguito alcune tra le novità più significative.

Educazione civica

Diversi progetti didattici sono dedicati all’educazione civica: dal Consiglio Comunale dei Ragazzi, al Bilancio Partecipativo, l’educazione stradale, la legalità, i beni comuni, tutti temi che entrano nel curriculum per far crescere la consapevolezza della vita in comune, dei diritti e dei doveri di ciascuno, semi fondamentali per la costruzione di una società futura più giusta e consapevole.

Il Consiglio Comunale dei Ragazzi, nato nel 2018 per coinvolgere i giovani cittadini nella partecipazione alla vita pubblica e stimolare formule di cittadinanza attiva sin da giovanissimi, avrà a disposizione grazie al Bilancio Partecipativo Junior, 100.000 euro che i ragazzi di primarie e secondarie di primo grado potranno utilizzare per ideare, votare e realizzare dei progetti per la città.

Rho in MIND

Una novità di quest’anno è l’avvio di una riflessione intorno a MIND – Milano Innovation District- il progetto che sta prendendo vita nell’area Expo e che trasformerà la zona tra Rho e Milano in un polo di ricerca scientifica all’avanguardia, con la presenza dell’Università degli Studi di Milano, il Technopole, l’Ospedale Galeazzi e altre imprese private incentrate sull’innovazione. Così come avvenuto durante Expo, saranno promossi i contatti e le relazioni tra la città e l’area MIND, per avvicinarsi a questo importante progetto e cogliere le opportunità che si profileranno nei prossimi anni. Sarà possibile avviare alcuni laboratori tematici come STEM, scienza, tecnologia, ingegneria e matematica; Aiutami Matematica!; Stripes Digitus Lab; Formazione e tecnologia.

Sostegno al disagio

Sono previste azioni di sostegno per gli alunni con bisogni educativi speciali, che possono essere legati a disabilità, disturbi evolutivi specifici o svantaggio socioeconomico, linguistico e culturale. In tutti i livelli di istruzione, dalle scuole dell’infanzia alle secondarie, sono attivi percorsi di inclusione e contrasto al disagio ancora più incisivi ed efficaci. Le misure si rivolgono agli studenti, ma anche a genitori e insegnanti, per coinvolgere tutti gli attori nel confronto sulle difficoltà del processo di crescita e istruzione. Per le scuole secondarie di primo grado è attivo, tra l’altro, il progetto “Cresciamo Insieme”, che prevede sportelli di ascolto, tutoring e incontri con i genitori. A conferma dell’impegno costante nei confronti delle fragilità, dei bisogni educativi speciali, delle disabilità e delle situazioni di disagio, la spesa prevista è di oltre 900.000€.

 

Borse di studio

Sono previste 58 borse di studio per un investimento di 19.300 euro.

45 borse di studio comunale per alunni della scuola secondaria di primo e secondo grado, in base a una graduatoria che considera una media tra la fascia ISEE (fino a 56mila euro) e la media di voti:  per permettere una maggiore partecipazione, il punteggio dato dalla media scolastica pesa più dell’ISEE nella formazione della graduatoria per premiare il merito. Si confermano inoltre le 13 borse, una per ogni scuola secondaria di primo e secondo grado, per gli alunni che registrano dei miglioramenti significativi durante il percorso scolastico.

Redazione

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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