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ARGINI PO. INAUGURATO PRIMO TRATTO DEL SISTEMA ARGINALE NEL PAVESE

Milano, 29 novembre 2018 –  Cinque anni di lavori, quasi 14 milioni
di finanziamenti (da fondi statali, regionali e di AIPo), di cui
3 milioni a carico di Regione Lombardia, 7 chilometri
complessivi di lunghezza: sono alcuni dei numeri dei due nuovi
argini maestri del fiume Po che sono stati inaugurati oggi in
Oltrepò Pavese, nei territori comunali di San Cipriano e Arena
Po, alla presenza dell’assessore regionale al Territorio e
Protezione civile Pietro Foroni.

L’insieme delle due opere realizzate completa il primo tratto
del sistema arginale maestro in destra del Fiume Po nel Pavese,
a protezione degli abitati di San Cipriano Po, Arena Po e
Portalbera (il cui argine è stato realizzato da AIPo nel 2006
per complessivi 2,5 milioni di euro).
All’inaugurazione delle opere, il cui collaudo finale è previsto
entro marzo 2019, erano presenti, tra gli altri, il direttore di
AIPo Luigi Mille e i sindaci di Arena Po e San Cipriano Po,
Alessandro Belforti e Marco Paravella.

REGIONE IN PRIMA LINEA NELLA DIFESA DEL SUOLO – “Regione
Lombardia ha investito, sta investendo e continuerà a investire
nella difesa del suolo, sapendo che c’è un fabbisogno molto alto
sul suo territorio – ha affermato l’assessore Foroni -. Oggi
però mi fa piacere poter affermare che il tratto lombardo del
fiume Po è stato quasi completamente messo in sicurezza”.

OPERE IDRAULICHE FONDAMENTALI – “Il sistema lombardo ha retto,
nonostante i danni, di fronte agli ultimi eventi di maltempo
grave – ha precisato l’assessore -. Se abbiamo evitato il
peggio, è anche grazie a opere lungimiranti e al fatto che in
tutti questi anni abbiamo messo in piedi una serie di opere
fondamentali per impedire circostanze ben peggiori. Detto ciò,
non è tutto è perfetto, c’è ancora molto da fare contro il
rischio idrogeologico, che resta una priorità per Regione
Lombardia”.

I LAVORI A SAN CIPRIANO PO: COSTI E CARATTERISTICHE – A soli
quattro anni dalla firma della convenzione tra Regione Lombardia
e Comune di San Cipriano (Pavia), è stato portato a termine
l’argine maestro del fiume Po, costato 5 milioni di euro e
finanziato interamente da Regione (per il 60 per cento) e AIPo
(per il 40 per cento). Il nuovo argine si estende per quasi 4
chilometri, partendo dall’argine maestro di Albaredo Arnaboldi,
all’altezza della chiavica Casino, costeggiando l’abitato fino
alla frazione Coste, per risalire verso Stradella e presenta
un’altezza variabile tra 1 e 6 metri e due strade bianche ad uso
dei mezzi agricoli.

ARENA PO, MESSI IN SICUREZZA ALTRI 3 KM – Nel territorio del
Comune di Arena Po, dove i lavori sono costati complessivamente
8,7 milioni di euro e sono già stati collaudati nel corso delle
due ultime piene nel novembre 2014 e nel novembre 2016, l’argine
maestro, con 3 idrovore e una paratoia a scorrimento, si
sviluppa oggi per oltre 3 chilometri, è alto 9 metri e consiste
in oltre 266.000 metri cubi di materiale.

ARGINI PER FUTURO SVILUPPO TURISTICO – “Un’importantissima opera
di difesa idraulica, nella quale abbiamo creduto e che riflette
a pieno titolo l’interesse costante e l’attenzione di Regione
Lombardia per la sicurezza dei Comuni rivieraschi e dei loro
abitanti – ha sottolineato Foroni -. Spero anche però che, ben
presto, questi argini vengano usati non solo per la messa in
sicurezza, ma anche a livello pedonale e turistico. C’è infatti
un Piano triennale del turismo che va in questa direzione e c’è
pure una domanda crescente che va nella stessa direzione e che
speriamo il territorio sappia cogliere per il suo futuro
sviluppo”. “Queste zone – ha concluso l’assessore – meritano
infatti di essere valorizzate anche dal punto di vista
turistico: il sistema della navigabilità unito al bike sharing
sui tratti arginali rappresenta un’offerta da mettere a regime,
creando dei link permanenti e strutturando uno sviluppo
integrato dell’asta del Po e del tratto pavese della via
Francigena nell’ottica di un sistema territorio complessivo”.

LAVORO DI SQUADRA E POSITIVO COORDINAMENTO – “La realizzazione
di queste opere innovative – ha spiegato il direttore di AIPo
Luigi Mille – testimonia l’impegno dei tecnici AIPo e il
positivo coordinamento tra gli uffici regionali e degli enti
locali. AIPo intende essere pronta anche per il futuro a
rispondere alle esigenze di sicurezza del territorio”.

 

Redazione

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