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Proverbio: Aprile fa il fiore e maggio si ha il colore

Da gennaio a giugno 2018 in Italia si sono verificati 587 decessi sul lavoro

Di questi oltre 500 decessi, 414 si sono verificati durante il lavoro, mentre 173 lungo il tragitto per raggiungerlo

(mi-lorenteggio.com) Lograto/BS, 21 marzo 2019 – Da gennaio a giugno 2018 in Italia
si sono verificati 587 decessi sul lavoro. Questi numeri non fanno altro che confermare come
l’emergenza ‘morti bianche’ sia nel nostro Paese ancora una
piaga irrisolta su cui bisogna intervenire.
Di questi oltre 500 decessi, 414 si sono verificati durante il
lavoro, mentre 173 lungo il tragitto per raggiungerlo.
Lo ha ricordato l’assessore regionale alla Sicurezza, Polizia
locale e Immigrazione, Riccardo De Corato, intervenendo
a Lograto (BS), al convegno ‘Il lavoro nero e le morti bianche,
l’attività ispettiva della polizia locale’.

DA ASSESSORATO SICUREZZA INIZIATIVA ‘GUIDA SICURA’ – “Proprio
per cercare di ridurre il numero di decessi che si verifica nel
tragitto casa lavoro – ha detto De Corato – abbiamo attivato
un’iniziativa, nominata ‘Guida Sicura’ nata dalla collaborazione
tra Regione Lombardia, Automobile Club Milano ed INAIL
Lombardia”.

LAVORO NERO: 3,3 MILIONI LAVORATORI ‘INVISIBILI’ – “La Cgia di
Mestre, nel luglio del 2018 ha stimato che nel nostro Paese – ha
continuato – ci sarebbero almeno 3,3 milioni di ‘lavoratori
invisibili’ che generano 77,3 miliardi di euro di fatturato in
nero all’anno, sottraendo al fisco 42,6 miliardi”.

La Polizia Locale, dunque, secondo l’assessore ricopre un ruolo
fondamentale “per il controllo ed il contrasto di questi due
fenomeni”.

BENESSERE E SALUTE OPERATORI PL – “Infine – ha concluso De
Corato – per quanto riguarda la sicurezza sul lavoro, è giusto
ricordare l’impegno del mio Assessorato per nuove proposte che
diano piena attuazione alla Legge Regionale del 1 aprile 2015,
n. 6, in particolare sul fronte del benessere e della salute
degli operatori di Polizia Locale, tutelandoli nell’esercizio
delle loro funzioni. Inoltre, Regione Lombardia sta cercando di
individuare strade istituzionali percorribili per istituire un
fondo regionale che possa mettere al riparo i singoli agenti dai
danni derivanti da infortunio in servizio, a favore degli
operatori in primis o, in caso di decesso e delle famiglie da
aggiungere alle attuali forme assicurative previste
dall’ordinamento giuridico vigente”.

 

Redazione

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