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GIOVANI, CAMBIAGHI:INSEGNIAMO AI RAGAZZI A DIFENDERSI DALLE TRAPPOLE DELLA ‘CYBERGIUNGLA’

 

(mi-lorenteggio.com) Milano, 29 marzo 2019 – ‘Opportunità e fattori di rischio delle
nuove tecnologie’ è il tiolo del convegno, oggi all’Auditorium
di Palazzo Pirelli, organizzato da Regione Lombardia e Coni
Lombardia, nell’ambito del progetto ‘Sport Out2019’, che prevede
percorsi formativi per gli studenti delle scuole secondarie
superiori con indirizzo sportivo.

RAGAZZI NON DOVREBBERO NAVIGARE DA SOLI – “La dipendenza da
internet (Internet Addiction Disorder) – ha dichiarato
l’assessore regionale allo Sport e Giovani Martina Cambiaghi – è
un disturbo nel controllo degli impulsi, che non implica
l’assunzione di una sostanza”. “Si stanno delineando due
panorami differenti – ha spiegato -: l’uso consapevole delle
tecnologie da parte di giovani guidati da adulti capaci di
esplorare con loro la rete e l’uso inadeguato e incompetente di
quei ragazzi che ‘navigano’ da soli e che non sono in grado di
acquisire senso critico. Per quest’ultimi la rete assume i
tratti di una ‘cybergiungla’ costellata di trappole. E’ compito
degli adulti educare i giovani all’uso responsabile dello
strumento tecnologico riconoscendo i momenti di condivisione
quali ottime palestre per lo sviluppo delle capacità di gestione
emotiva e aiutandoli a difendersi anche di fronte a
informazioni, immagini, filmati non adatti alla loro età”.

LICEI SPORTIVI – All’incontro di oggi, che ha affrontato il tema
dell’utilizzo delle nuove tecnologie come vantaggio e come
rischio, hanno partecipato alcuni dei 18 istituti scolastici
lombardi con indirizzo sportivo: Liceo Amalfi di Alzano Lombardo
(BG), Liceo Galilei di Voghera (PV), Liceo Donegani di Sondrio,
Liceo Belfiore di Mantova, Liceo Torriani di Cremona, Liceo
Bachelet di Oggiono (LC), Liceo Meneghini di Edolo (BS).

REGIONE A FIANCO DEI GIOVANI – La Regione è a fianco dei giovani
con il progetto ‘#AbbiCuraDiTe’, nato nel 2018 dalla
collaborazione tra l’ASST Rhodense, da anni impegnata nella
prevenzione delle patologie mentali e dei comportamenti a
rischio dei giovani (dai 15 ai 24 anni), con l’Università
Cattolica, che ha coinvolto 150 studenti in una campagna
informativa social mirata agli adolescenti. L’iniziativa è
finalizzata ad aumentare nei giovani la consapevolezza dei
rischi che corrono, in situazioni di disagio (che emergono in
età sempre più precoce), con l’utilizzo dei social, strumenti
sempre più adatti a raggiungere i nativi digitali.

 

Redazione

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