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INCENDIO SETTIMO MILANESE, CATTANEO: MANTENIAMO ALTA L’ATTENZIONE. REGIONE LOMBARDIA NON E’ TERRA DEI FUOCHI

“SBLOCCARE NORME SU END OF WASTE PUNTO CRITICO GESTIONE RIFIUTI”

(mi-Lorenteggio.com) Settimo Milanese, 9 luglio 2019 – “L’incendio di questa mattina
nell’impianto di proprieta’ della societa’ Effec2 srl a Settimo
Milanese e’ un episodio critico, ma che non giustifica una
lettura che vede Regione Lombardia come nuova terra dei fuochi”.
Lo ha detto l’assessore all’Ambiente e Clima, Raffaele Cattaneo,
durante la seduta del Consiglio regionale sul tema dell’indagine
conoscitiva su ‘Stoccaggio e traffico illecito di rifiuti in
relazione all’aumento dei casi di incendio e con particolare
attenzione alla presenza delle organizzazioni criminali nel
ciclo dei rifiuti’.

DA ARPA NESSUNA NOTIZIA ALLARMANTE – ” Fin da questa – ha
proseguito Cattaneo – sono costantemente in contatto con l’Arpa
e al momento non abbiamo ricevuto notizie allarmanti. L’incendio
ha interessato rifiuti non pericolosi (carta, legno e materiale
plastico). La nostra agenzia per l’ambiente e’ sul posto dalle
7.30 e ha provveduto immediatamente ad installare strumenti di
campionamento mobile. Nessuna delle misurazioni ha rilevato al
momento la presenza di contaminati”.

I NUMERI DELL’IMPIANTO – L’impianto e’ di proprieta’ della societa’
Effec2 srl, che lo ha acquisito da Ecogroup, autorizzata da
Regione Lombardia in regime AIA nel 2007. L’incendio e’ avvenuto
in un’area di stoccaggio di rifiuti non pericolosi. L’impianto
nel tempo e’ stato sottoposto a 5 visite ispettive ordinarie
(l’ultima nel luglio 2017) e non sono mai state riscontrate
inottemperanze. Dal punto d vista die codici CER autorizzati ha
una capacita’ complessiva di 27.365 tonnellate di cui 5.125 di
rifiuti pericolosi e per il resto rifiuti non pericolosi.

FENOMENO DA NON SOTTOVALUTARE – “Questo incendio e’ un fatto che
non possiamo sottovalutare – ha sottolineato Cattaneo – perche’
si tratta di un fenomeno che si sta ripetendo con frequenza.
Tuttavia, i numeri dell’indagine conoscitiva dicono che i casi
che si stanno verificando nella nostra regione sono
percentualmente meno significativi di quanto la Regione
Lombardia rappresenti nella gestione dei rifiuti a livello
nazionale. Siamo al 5.5% delle infrazioni ambientali e la
Lombardia gestisce il 27 per cento del traffico dei rifiuti sul
piano nazionale. C’e’ una situazione critica, ma dire che la
Lombardia e’ la nuova terra dei fuochi, oggi non e’ suffragato dai
fatti. Massima attenzione e nessuno sconto alla criminalita’ che
vuole infiltrarsi nella versione dei rifiuti, ma al tempo stesso
nessuna lettura allarmistica”.

L’IMPEGNO DI REGIONE – La Regione reagisce con prontezza alle
emergenze, pianifica azioni di prevenzione di questi fenomeni in
coordinamento con altri Enti, possiede una mappatura
geolocalizzata degli impianti rifiuti tramite il sistema CGR web
(Catasto Georeferenziato Impianti rifiuti), dell’anagrafe dei
rifiuti tramite l’applicativo ORSO (Osservatorio Rifiuti
Sovraregionale), del controllo del trasporto su strada per i
rifiuti transfrontalieri. In tema di mappatura delle aree a
rischio, Regione, tramite ARPA, ha in corso modalita’ innovative
di sorveglianza territoriale per la ricerca di situazioni
potenzialmente connesse con pratiche di gestione illecita dei
rifiuti (Savager, uso di immagini satellitari e droni).

IL VERO PUNTO – “La situazione veramente critica oggi non sono
gli incendi, ma l’assenza di una norma adeguata sulla gestione
dell’end of waste – ha fatto notare l’assessore all’Ambiente –
cioe’ su cio’ che smettendo di essere rifiuto puo’ essere riciclato
e recuperato. La norma attuale ha peggiorato la situazione.
Dagli operatori mi arrivano ogni giorno notizie allarmanti: se
non si provvede a livello nazionale con norme adeguate in questo
ambito c’e’ il rischio concreto di una emergenza possibile anche
in Lombardia. Se il Governo vuole fare qualcosa, preveda una
norma sull’end of waste che oggi e’ il vero punto critico del
tema della gestione dei rifiuti”.

 

V. A.

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