(mi-Lorenteggio.com) Corsico, 14 dicembre 2019 – E’ stato operato nel pomeriggio di ieri, all’ospedale San Paolo di Milano, F. V., il 29 enne, il ferito più grave nell’incidente tra il filobus e il mezzo AMSA, avvenuto una settimana fa, 7 dicembre, in viale Ergisto Bezzi, a Milano, dove, oltre a diversi feriti, c’è stata una vittima.
Il giovane, assunto cinque giorni prima dell’incidente, era seduto a fianco dell’autista del mezzo AMSA, quando dopo l’impatto con il mezzo ATM, a causa del forte impatto, ha riportato la rottura di una vertebra, lo schiacciamento di altre due, la rottura della tibia e del perone, ferite per le quali si è reso necessario l’intervento chirurgico.
Nel rivedere le foto e i video dell’incidente, il ragazzo come ci ha raccontato la mamma, si sente miracolato.
La mamma, nel periodo di Pasqua del 2012, sempre in zona, in viale Legioni Romane, ha perso, in un incidente stradale, un altro figlio, deceduto dopo esser stato investito da un’automobilista ubriaca.
Quindi, di nuovo tragico il momento della mamma del 29enne, quando informata di quanto avvenuto in viale Bezzi, si è recata precipitosamente, sul posto insieme alla fidanzata del figlio, e ha visto la scena dell’incidente e ha rivissuto contemporaneamente la scena del primo incidente, pensando al peggio.
“Solo un miracolo lo ha potuto salvare, se fosse stato dietro, anziché nell’abitacolo la sua sorte sarebbe stata un’altra” ci racconta con magone e le lacrime agli occhi.
La mamma, oggi, ringrazia il personale medico e ospedaliero, che da una settimana, si sta occupando di lui; ringrazia gli abitanti del quartiere che si sono stretti a lei nonché tutti gli amici e i responsabili AMSA, che sin da subito sono stati vicini, preoccupandosi delle condizioni del figlio.
“Questo non si può certo dire a chi il danno lo ha causato, ma, mamma Chiara è forte ed è abituata a fatti di questo tipo, perché già nella disgrazia ben più grossa avvenuta all’altro figlio, nessuno è mai venuto a fare o portare un semplice ‘scusa’, ‘mi dispiace'” conclude con le lacrime agli occhi la mamma.
Vittorio Aggio