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Sentenza Consulta su case popolari, Corbetta (Lega): “Irragionevole è la Corte che fa politica contro la Lombardia, buonsenso dare casa prima ai residenti”

 

(mi-lorenteggio.com) Milano, 9 marzo – In merito alla sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato “irragionevole” il requisito dei 5 anni di residenza in Lombardia per l’accesso alle case di edilizia popolare, è intervenuto il consigliere regionale della Lega, Alessandro Corbetta.
“Irragionevole il requisito dei 5 anni di residenza? – si domanda Corbetta, che prosegue: “Io credo invece che lo sia avere una Corte Costituzionale che fa palesemente politica contro l’autonomia legislativa della Lombardia. Dopo l’attacco alla nostra legge per limitare il proliferare di moschee e centri islamici, ora viene negato il nostro diritto di dare precedenza ai cittadini lombardi nell’assegnazione delle case popolari”.
“A livello nazionale esiste una norma, che è quella del Reddito di Cittadinanza, che prevede, per accedervi, una residenza in Italia di almeno 10 anni. Appare quindi molto ideologica, per non dire pretestuosa, la decisione della Consulta di impedire a Regione Lombardia un requisito analogo tra l’altro in vigore da diversi anni”.
“La decisione della Corte non cambierà il nostro modo di affrontare la questione. Continueremo a lavorare al livello normativo e regolamentare, affinché la possibilità di abitare in una casa popolare non sia appannaggio esclusivo degli stranieri: per noi dare precedenza ai cittadini residenti in Lombardia da più anni è puro buonsenso”.
“Anche i lombardi devono poter contare sulle risorse del Welfare – conclude Corbetta – faremo tutto quanto nelle nostre possibilità per tutelare i nostri cittadini”.

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