Milano, 1 aprile 2021 – Giunta alla sua quarta edizione, la Milano Digital Week non ha deluso le aspettative nemmeno quest’anno, confermando il ruolo centrale del capoluogo lombardo nel mondo del digital, delle Startup e, più in generale, dell’innovazione.
I risultati ottenuti da questo singolare evento sono rappresentati perfettamente dai numeri. Dall’anno della sua inaugurazione, infatti, gli eventi in programma sono cresciuti di più del 50%, passando dai 400 del 2018 agli oltre 650 andati in onda quest’anno, sul web.
I fiori all’occhiello di questa edizione sono stati senz’altro La Mappa dei Quartieri e Open Bilancio, due strumenti digitali per i cittadini molto innovativi, per certi versi rivoluzionari. Se fino a qualche mese fa i dati della popolazione erano organizzati in dei quaderni virtuali da consultare al bisogno, con la nuova Mappa dei Quartieri si è passati ad una visualizzazione grafica avanzata dei medesimi dati su una mappa interattiva.
In particolare, accedendo a un link si può visualizzare la città, divisi in municipi e quartieri, e verificarne la distribuzione della popolazione su base anagrafica. Se, ad esempio, si vuole conoscere la percentuale di persone al di sotto dei 30 anno che vivono una determinata porzione di Milano, con la nuova Mappa dei Quartieri sarà possibile farlo in modo agile e intuitivo. Una risorsa non da poco, anche per chi ha bisogno di effettuare ricerche di mercato. Ad essere precisi, i quartieri da poter mettere a confronto saranno ben 88. La mappa, poi, è realizzata secondo due criteri: quello temporale, che prende in considerazione la popolazione residente dal 1999 al 31 dicembre 2020, e quello geografico, che invece fa riferimento agli 88 nuclei di identità locale (NIL) presenti.
L’Open di Bilancio, altra grande novità della Milano Digital Week 2021, permetterà invece ai cittadini di consultare agilmente i conti del proprio comune di residenza. Anche in questo caso basterà collegarsi al sito relativo per utilizzare questo strumento prezioso, presentato durante l’incontro dedicato a “Dati e Persone 2021. L’importanza della cultura dei dati aperti”.
Le due iniziative appena citate rappresentano un passo importantissimo per lo sviluppo di Milano e dintorni, come affermato anche dagli assessori, che si sono detti entusiasti di dare un ruolo di fondamentale importanza alla persone e alla loro conoscenza, al fine di migliorare la partecipazione, l’azione amministrativa, il dibattito pubblico e la trasparenza. Infine, hanno sottolineato l’esigenza di fortificare il rapporto tra i cittadini e la città proprio grazie a strumenti informativi al passo coi tempi.
Milano ha quindi intrapreso una strada all’insegna dello sviluppo e della valorizzazione del digital, un aspetto ormai fondamentale, per usare un eufemismo. D’altronde, da almeno un anno a questa parte, è stata proprio la tecnologia a tenere viva molti campi professionali, permettendo lo smart working. In effetti, i numeri dello scorso anno non mentono: durante la prima parte del 2020 più del 14 per cento dei lavoratori del settore privato non agricolo ha lavorato direttamente da remoto; nel 2019, invece, la percentuale è stata inferiore all’1,5 per cento. Lo smart working è dunque una costante e non è un caso che in molti stiano cominciando a mutare le proprie abitudini di vita per svolgerlo al meglio. In questo senso, sono molte le start e gli influencer che si sono esposti per dare consigli sul tema, come successo di recente ad alcune stelle del poker, a dimostrazione della centralità del fenomeno.
La Milano Digital Week 2021 è stata un successo su tutta la linea. Centinaia di eventi si sono susseguiti per svariati giorni, confermando il ruolo imprescindibile del capoluogo lombardo quando si parla di sviluppo e innovazione. In particolare, la nuova Mappa dei Quartieri e l’Open Bilancio, progetti appena avviati, sono stati il clou dell’edizione e si preparano a rivoluzionare gli anni a venire. Più in generale, la Milano Digital Week di quest’anno ha confermato un trend, quello della digitalizzazione, che non può più essere ignorato, soprattutto alla luce degli eventi dell’ultimo anno. Un trend che, anzi, va sfruttato più a fondo possibile.
L. M.