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Proverbio: Aprile fa il fiore e maggio si ha il colore

Magenta. L’Arcivescovo di Milano Mario Delpini ha scritto un libretto per le famiglie

(mi-lorenteggio.com) Magenta, 30 novembre 2021 – “Cari amici vi scrivo… – Lettere immaginarie di Santa Gianna per il Natale in famiglia”. È questo il libretto scritto dall’Arcivescovo di Milano, Mons. Mario Delpini, che il parroco di Magenta, don Giuseppe Marinoni, distribuirà gratuitamente ai cittadini, in occasione delle tradizionali benedizioni natalizie. Anche quest’anno, a causa della pandemia, il prevosto non andrà casa per casa, ma le famiglie saranno invitate a recarsi in chiesa in giorni e orari stabiliti.

«Il libretto contiene otto lettere immaginarie di Santa Gianna che, se da un lato sono un richiamo diretto alle sue esperienze di vita di madre, medico e donna impegnata nell’Azione Cattolica, dall’altro pongono al centro la famiglia e il Santo Natale offrendo diversi spunti di riflessione. – afferma don Giuseppe Marinoni – L’augurio è che sia un dono gradito in vista del centenario della nascita della santa, che sarà celebrato con un ricco programma di eventi approntato dalle due Comunità, ecclesiali e civili, di Magenta e di Mesero, in collaborazione con la Diocesi di Milano».

È lo stesso Arcivescovo di Milano a spiegare nell’introduzione con quale spirito ha redatto l’opuscolo: “Ho immaginato che fosse Gianna Beretta Molla a scrivere le lettere di augurio per questo Natale. Si avvicina il centenario della nascita della santa (4 ottobre 1922). Si ripropone quindi un’occasione per stabilire un rapporto di familiarità, di confidenza, di imitazione nei confronti di una donna esemplare per molti aspetti: una sposa, una mamma, un medico, una presenza attiva in Azione cattolica, nella carità, nella vita civile”.

Le lettere sono scritte con un linguaggio semplice e quindi accessibile a tutti che colpisce nel segno perché denso di significati come solo sanno fanno i grandi scrittori e giornalisti. Le missive sono indirizzate a diverse figure: dall’adolescente innamorata al medico impegnato; dalla nonna al malato di tosse e di nostalgia per il suo Paese; dal bambino vivace al sindaco e al parroco. L’ultima lettera è indirizzata a tutti quelli che a Natale lavorano, dalla commessa del supermercato all’infermiera, dal poliziotto al tranviere, ma anche questa è un’occasione per santificarsi mettendosi al servizio del prossimo.

«Bellissime sono, per esempio, le parole sull’amore. – rileva don Giuseppe – Nella lettera all’adolescente Martina si legge che “l’amore vero è l’arte di imparare. È la sapienza di conoscere la verità della persona amata. È la serietà di pretendere una risposta onesta, affidabile, costante. È la disponibilità a rinunciare a qualche cosa di sé per accogliere qualche cosa dell’altro. È la prontezza nel sacrificio. È l’intensità di condividere i pensieri più intimi”.

Prendiamo spunto dai contenuti di queste lettere per preparaci al Natale, nella consapevolezza che è di Santa Gianna come di tutti i Santi il restare attuali e quindi comunicare un messaggio che ha un valore anche per noi, oggi».

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