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Rozzano. Nasce il nuovo polo della sanità cittadino

La riforma sanitaria regionale ha stabilito la realizzazione della casa e dell’ospedale di comunità a Rozzano. “Un obbiettivo importante e primario per la nostra città – commenta il sindaco Gianni Ferretti – che potenzierà la medicina territoriale”.

(mi-lorenteggio.com) Rozzano 20 dicembre 2021 – Sorgerà in via Guido Rossa la casa e l’ospedale di comunità, la nuova struttura sanitaria approvata da Regione Lombardia e finanziata con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

“Nella nostra città  sarà realizzato un nuovo presidio sanitario, un servizio utile e fondamentale per la comunità, che ho fortemente voluto  – dichiara il sindaco Gianni Ferretti. Un risultato importante reso possibile dalla riforma sanitaria regionale, una grande opportunità per i nostri cittadini. Con la casa e l’ospedale di comunità sarà potenziata la rete di prestazioni sanitarie di prossimità”.

Nella casa di comunità opereranno team multidisciplinari con medici di medicina generale,

pediatri, specialisti, infermieri e assistenti sociali, un punto unico di accesso alle prestazioni sanitarie e di riferimento per i malati cronici.

“E soprattutto con l’emergenza sanitaria – commenta Cristina Perazzolo, vice sindaco e assessore alle politiche per la salute – che abbiamo compreso quanto sia fondamentale assicurare cure primarie e un’adeguata assistenza medica specialistica. La nuova casa e ospedale di comunità sono fondamentali per il nostro territorio”.

L’ospedale di comunità sarà la struttura sanitaria che si occuperà di ricoveri brevi e di pazienti con necessità di interventi sanitari a media-bassa intensità clinica, con una dotazione dai venti ai quaranta posti letto ed avrà una gestione prevalentemente infermieristica.

La struttura di via Guido Rossa sarà dotata anche della centrale operativa territoriale, che avrà la funzione di coordinare i servizi domiciliari con gli altri servizi sanitari e si avvarrà di tutte le attività di telemedicina e medicina digitale: televisita, teleconsulto, telemonitoraggio.

V.A.

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1 commento

  1. Forse fra 10 anni vedremo qualche infermiere che farà qualche iniezione….
    Ma per favore,fate funzionare le strutture che già esistono ed impiegate personale qualificato, oggi disoccupato, e lasciate a casa quei fancazzisti che gironzolano all’interno delle strutture . Rimodernate gli ambulatori,fateli funzionare correttamente e vedrete che ci sarà un flusso continuo di persone che hanno bisogno.
    Io ho dovuto prenotare a San Giuliano per rinnovare la patente,era così Como in via Magnolie…?perché?

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