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Gestione dei rifiuti urbani: riformare il sistema per abbassare le tariffe e migliorare gli standard qualitativi

(Mi-lorenteggio.com) Milano, 13 luglio 2023 – Oggi a palazzo Isimbardi sono stati presentati i risultati di uno studio avente come oggetto la gestione aggregata del servizio dei rifiuti, in un’ottica di economia circolare.
Lo studio frutto della partnership tra la Città metropolitana di Milano (CMM) e l’Università degli Studi di Milano – Dipartimento di Scienze e Politiche Ambientali (UNIMI-ESP) conferma un importante ruolo di creazione di valore aggiunto da parte delle imprese pubbliche nel settore della gestione integrata dei rifiuti.

Nel territorio milanese, le cui performance sono particolarmente elevate anche in termini della qualità dei servizi, oltre l’80% della popolazione è servita da società partecipate dalla amministrazioni pubbliche. Solo una manciata di Comuni continuano ad affidare il servizio in autonomia o si servono di proprie società in house. D’altra parte, gli incentivi alle aggregazioni tra Comuni che sono stati adottati a livello ministeriale in applicazione del decreto n. 201/2022 di riforma dei servizi pubblici, spingono sempre più verso processi di fusione e integrazione dei gestori dei servizi. Anche la regolazione dell’ARERA spinge verso l’individuazione di forme di collaborazione che non lascino i Comuni da soli, indipendentemente dalla loro struttura, nella gestione delle questioni amministrative legate alla qualità del servizio.

In questo contesto, la presenza di un ente di area vasta quale Città Metropolitana di Milano è certamente un elemento propulsore dell’aggregazione, dato che per legge rientrano nelle competenze dell’organo la predisposizione di atti istruttori e degli indirizzi di gestione, che potrebbero ricadere su modalità, forme e dimensionamento delle aggregazioni.

Così commenta il vice sindaco della Città metropolitana Francesco Vassallo: “La gestione integrata dei rifiuti è un tema di area vasta che alla luce della sua complessità abbiamo scelto di studiare, analizzare ed elaborare per fornire risposte tese a superare la frammentazione che caratterizza la nostra area metropolitana attraverso un partenariato tecnico con l’Università degli Studi di Milano. Questa modalità di lavoro ci permetterà di rispondere in modo sempre più puntuale ai bisogni che ci rappresentano gli amministratori locali”.

Aggiunge il consigliere delegato all’ambiente Paolo Festa: “i nostri Comuni e gli enti gestori saranno supportati e sostenuti dalla Città metropolitana in un percorso condiviso oramai non più rinviabile alla luce di un quadro normativo che spinge all’aggregazione. E’ necessario ragionare oggi circa aggregazioni per la gestione dei rifiuti allargando il campo anche rispetto al tema tariffario. Si deve giungere in tempi rapidi alla gestione centralizzata di gare di appalti e alla creazione di sinergie tra i vari gestori e i Comuni. Evitare dispersione di risorse economiche e giungere a tariffe standard vantaggiose per i cittadini sono obiettivi possibili e raggiungibili. Ringrazio l’Università degli studi di Milano per il prezioso contributo dato nell’avvio di questo cambiamento”.

Commenta il prof. Banterle, responsabile della parte economica della ricerca: “Lo studio è un esempio di come gli enti pubblici stiano adottando, su temi di elevato interesse ambientale e sociale, un metodo virtuoso, che punti su un partenariato tecnico con le università per formulare studi al servizio del decisore politico”.

Specificamente, lo studio ha riguardato lo svolgimento di un’analisi dell’attuale sistema di gestione dei rifiuti nel territorio metropolitano con l’obiettivo di individuarne le caratteristiche e gli eventuali profili di miglioramento gestionale, formulando proposte atte a promuovere vantaggi economici, organizzativi, tecnico-amministrativi e qualitativi per le amministrazioni coinvolte, i gestori e gli utenti del servizio.

Eduardo Parisi, che si è occupato della ricerca per la parte giuridica, afferma che: “la riforma dei servizi pubblici locali e la regolazione di ARERA inaugurano una nuova fase normativa, di fronte alla quale i gestori e i comuni si devono far trovare pronti, anche attraverso la collaborazione di rete che può essere messa a disposizione dagli enti di area vasta e da un confronto con i dati scientifici forniti dalle università”.

Il Direttore Emilio De Vita dell’area ambiente della Città metropolitana conclude: “sottolineo l’importanza del processo di efficientamento della gestione dei rifiuti urbani, anche al fine di rendere più performanti le filiere del riciclo e del recupero, per la realizzazione di una rete integrata di impianti e raggiungere l’obiettivo dell’economia circolare”.

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