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Proverbio: Aprile fa il fiore e maggio si ha il colore

Minacce a Brumotti, a Staffelli e altri, sorveglianza speciale per il trapper “Mr. Rizzus”

(Mi-lorenteggio.com) Monza, 28 luglio 2023 La Divisione Anticrimine della Questura di Monza e della Brianza ha eseguito il 27 luglio 2023 il Decreto di Sorveglianza Speciale disposto dal Tribunale di Milano – Sezione Autonoma Misure di Prevenzione nei confronti del venticinquenne Trapper monzese R.S., noto con lo pseudonimo di “Mr. Rizzus”.

Il provvedimento è stato emesso su proposta avanzata nel giugno scorso dal Questore della provincia brianzola, Marco Odorisio, a seguito dell’esame delle condotte criminali poste in essere nel tempo dal giovane residente a Villasanta (MB), già leader di una band Trap, denominata “Gang” 20900” (o “Sacra Corona Ferrea”), composta da giovani ragazzi brianzoli, alcuni gravati da precedenti penali e di polizia, che con i loro video e canzoni inneggiano esplicitamente ad atti di delinquenza ed al consumo di droga, dileggiano le Forze dell’Ordine e le Istituzioni pubbliche, diffamano e minacciano le persone mediante l’uso dei canali social.

“Mr. Rizzus” si è reso responsabile, fin da minorenne, di reati contro la persona (rapina e lesioni personali) oltre che di diffamazione e atti persecutori ai danni della sua ex fidanzata. In particolare, all’epoca diciassettenne, aveva imposto alla ragazza di cancellare i propri account sui social network, arrivando ad impedirle di salutare gli amici per strada, obbligandola a lasciare la scuola poiché prettamente frequentata da maschi; dopo l’interruzione della relazione sentimentale, aveva iniziato a pubblicare sui profili social minacce nei confronti della stessa, con commenti pubblici diffamatori e denigratori che l’avevano costretta, in preda all’ansia e ad un costante timore per la propria incolumità e per quella della propria famiglia, a mutare le proprie abitudini di vita.. Tali condotte son valse a Mr. Rizzus una condanna a nove mesi di reclusione.

L’anno successivo il giovane monzese si è reso protagonista, in concorso con un componente del suo gruppo Trap “Gang 20900”, di una rapina in danno di un cittadino straniero, colpito con una cintura e con calci e pugni così violenti da provocargli la rottura del femore con 40 giorni di prognosi. Per tali fatti è stato condannato a 2 anni e 4 mesi di reclusione.

Neanche le condanne rimediate da minorenne hanno fatto modificare al giovane trapper il suo stile di vita; ha continuato, infatti, a farsi ritrarre sui canali social in video in cui maneggia armi da fuoco o fa esplicitamente uso di stupefacenti; sono inoltre proseguite le condotte vessatorie, persecutorie, amplificate dall’utilizzo dei social network, poste in essere nei confronti di persone che a vario titolo, per la loro attività professionale o per ragioni personali, hanno gravitato nel Capoluogo brianzolo.

alcun senso di responsabilità.

Se tali condotte potrebbero ancora trovare spiegazione in una (distorta) logica del marketing e sponsorizzazione del proprio personaggio sul piano artistico-musicale, risultano invece del tutto gratuiti e per questo più gravi, i fatti che hanno danneggiato privati cittadini, colpendoli nella sfera personale. Si tratta di persone che esercitano la propria attività di giornalista o addirittura i familiari di questi ultimi che, senza aver con il proposto alcun rapporto., neppure di conoscenza, si sono trovate improvvisamente esposte dal R.S. a offese, minacciate e poste alla curiosità di migliaia di suoi followers e profondamente violate nella loro sfera più provata, come accaduto nelle vicende che hanno coinvolto Valerio STAFFELLI e la sua famiglia, anche molto recenti (gli ultimi video incriminati son del gennaio-febbraio 2023).

​In forza del decreto notificato oggi, R.S. dovrà attenersi a particolari prescrizioni per la durata di un anno: vivere onestamente e rispettare le leggi fissando una dimora certa dalla quale non potrà allontanarsi senza preventivo avviso alle Autorità di P.S., restare in casa dalle 22.00 alle 7.00, non associarsi a pregiudicati, presentarsi al Sert per avviare un percorso di disintossicazione dall’uso e abuso di sostanze stupefacenti.

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