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Magenta. “Dai suoni della battaglia ad una musica per l’Europa”

(mi-lorenteggio.com) Magenta, 30 maggio 2009 – Giovedì 4 giugno Magenta festeggia i 150 anni dalla storica Battaglia con un
grande concerto straordinario dal titolo “Dai suoni della battaglia ad una musica per l’Europa”. Verrà eseguita la Sinfonia n.9 in re minore opera 125 di Ludvig Van Beethoven, considerata uno dei più grandi capolavori e una delle opere più note di tutta la storia della musica.
Ad eseguirla, nella Basilica di San Martino alle ore 21, sarà l’ Orchestra città di Magenta, diretta dal Maestro Andrea Raffanini,
accompagnata dal coro civico Città di Magenta e dal coro S. Gregorio Magno di Trecate. Oltre 60 orchestrali e 120 coristi daranno vita ad un appuntamento culturale di altissimo livello che apre nel migliore dei modi i festeggiamenti per lo storico anniversario.
Il quarto movimento della sinfonia prevede che i cori eseguano il testo dell’Inno alla Gioia di Friedrich von Schiller. L’inno è soprattutto un grandissimo messaggio di pace e di fratellanza e proprio per questa esortazione alla fraterna amicizia è stato adottato come "Inno europeo" dal Consiglio d´Europa nel 1972 e inno ufficiale dell’Unione Europea dal
1986. Oggi rappresenta anche la speranza di una pacifica integrazione tra i popoli d´Europa.
“La Nona gioca un ruolo culturale preminente nella società moderna – ha detto Antonella Piras, presidente dell’
associazione Totem che organizza l’evento – e rappresenta un patrimonio per l’umanità, anche per il valore fortemente simbolico. Non c’è paese che non l’abbia eseguita per festeggiare un’occasione di pace ritrovata. Un esempio per tutti: il 25 dicembre del 1989, in occasione dei festeggiamenti per la recente caduta del muro di Berlino, fu richiesto al maestro Leonard Bernstein di eseguirla con un’unica grande orchestra apposita che accogliesse artisti provenienti da ogni paese
del mondo. Giovedì 4 giugno anche Magenta eseguirà la sua Nona e ricorderà i suoni della battaglia, ma per trasformarli in una musica di pace, fratellanza e amicizia tra i popoli”.
Il concerto è a ingresso libero.
Ecco, il programma del concerto e un commento sulla Nona di Beethoven di Antonella Piras, presidente di Totem, associazione che ha dato vita all’evento.

 L’opera si snoda su quattro movimenti: l’Allegro ma non troppo, un poco maestoso, incipit celebre per la quinta vuota (la-mi) priva della modale, che dà quel senso di vuoto voluto per rendere l’idea dell’ordine che nasce dal caos indistinto e indeterminato. Il secondo movimento, Molto vivace, è uno Scherzo, contrariamente alla consuetudine che vuole un tempo lento come secondo movimento. Il tempo lento al terzo movimento, Adagio molto cantabile, andante moderato, smorza i toni dopo i suoni impetuosi precedenti, e ci prepara allo slancio del Finale-Presto del celeberrimo quarto movimento, in cui Beethoven concretizza l’idea di aggiungere ad una sinfonia un finale con tanto di coro. Con la sua composizione Beethoven vuole formulare un aperto invito alla fratellanza universale e sceglie di adattare alla sua musica il testo dell’Inno alla Gioia di Friedrich von Schiller. L’ode "An die Freude" è una lirica nella quale la gioia è intesa non certo come semplice spensieratezza e allegria, ma come risultato a cui l’uomo giunge seguendo un percorso graduale, liberandosi dal male, dall’odio e dalla cattiveria. Va citata la somiglianza nella pronuncia tra i termini tedeschi "gioia" "freude" e "libertà" "freiheit", parola quest’ultima vietata per lungo tempo nei teatri di molti paesi, tra cui quelli austriaci. Non pochi poeti ed autori utilizzarono consciamente la parola permessa "gioia" per intendere quella "libertà" altrimenti censurata. Dunque l’inno è soprattutto un grandissimo messaggio di pace e di fratellanza e proprio per questa esortazione alla fraterna amicizia è stato adottato come "Inno europeo" dal Consiglio d´Europa nel 1972 e inno ufficiale dell’Unione Europea dal 1986 e oggi rappresenta anche la speranza di una pacifica integrazione tra i popoli d´Europa.
La Nona gioca un ruolo culturale preminente nella società moderna e rappresenta un patrimonio per l’umanità, anche per il valore fortemente simbolico. Non c’è paese che non l’abbia eseguita per festeggiare un’occasione di pace ritrovata. Un esempio per tutti: il 25 dicembre del 1989, in occasione dei festeggiamenti per la recente caduta del muro di Berlino, fu richiesto al maestro Leonard Bernstein di eseguirla con un’unica grande orchestra apposita che accogliesse artisti provenienti da ogni paese del mondo.
Il 4 giugno anche Magenta eseguirà la sua Nona e ricorderà i suoni della battaglia, ma per trasformarli in una musica di pace, fratellanza e amicizia tra i popoli.

Antonella Piras

 

Giovedì 4 giugno 2009

LUDWIG VAN BEETHOVEN
(1770-1827)
Sinfonia n. 9 in Re minore op. 125

composizione: 1822-1824
prima esecuzione: 7 maggio 1824, Kärntnertortheater, Wien
(Teatro di Porta Carinzia, Vienna)

1. Allegro ma non troppo, un poco maestoso
2. Molto vivace
3. Adagio molto cantabile, andante moderato
4. Finale: Presto – Allegro assai

soprano: Olga Zhuravel
mezzosoprano: Kulli Tomingas
tenore: Yasuharu Fukushima
baritono: Maurizio Leoni

Coro S. Gregorio Magno di Trecate
(maestro del coro: Mauro Trombetta )
Coro Civico “Città di Magenta”
(maestro del coro: Andrea Raffanini )

Orchestra Sinfonica “Città di Magenta”

direttore, Andrea Raffanini

OLGA ZHURAVEL
Nasce e compie gli studi di pianoforte, direzione del coro e di canto lirico in Ucraina. La vittoria in numerosi concorsi internazionali di canto e il premio “Maria Callas” (Concorso Internazionale Città di Brescia) la portano a debuttare nel 2005 nel ruolo di Turandot di Puccini a Seoul con la regia di Katia Ricciarelli. Subito dopo seguono i debutti nei ruoli di Odabella (Attila), Sakuntala (nell’omonima opera di Alfano), Tosca, Manon Lescaut, Abigaille (Nabucco), Violetta (La traviata), Lady Macbeth nell’opera verdiana allo Sferisterio di Macerata (da questa produzione e’ stato realizzato il DVD dalla casa discografica NAXOS). Ha cantato nei Teatri di Seoul, Tokyo, Vienna, Kiev, Trento, Rovigo, Pordenone, Treviso, Siena, al Teatro dell’Opera di Roma, all’Arena Sferisterio di Macerata, al Carlo Felice di Genova, all’Auditorium Verdi di Milano e su tanti altri palcoscenici, sia in opere che in concerti. Ha lavorato con diversi direttori importanti, fra i quali Gianluigi Gelmetti, Daniele Callegari, Giampaolo Bisanti, Will Humburg, Daniel Oren, e con registi di livello internazionale come Pierluigi Pizzi e Gilbert Deflo.

KÜLLI TOMINGAS
Estone, si è diplomata presso il Conservatorio di Piacenza, studiando in seguito a Milano con Bianca Maria Casoni. Si è segnalata in vari Concorsi internazionali: "Nino Carta" , "Roero in Musica", "Titta Ruffo", "Ismaele Voltolini", CLOS-Operastudio, "Riccardo Zandonai" e Voice Master di Montecarlo. E’ stata solista nel Requiem e nella Missa C-Dur KV337 di Mozart, nello Stabat Mater di Pergolesi. In diversi Teatri è stata Cherubino e Marcellina (Nozze di Figaro), Rosina (Barbiere di Siviglia), Suor Dolcina , Seconda Conversa , Maestra delle Novizie, Zelatrice (Suor Angelica), Moglie di Noè (Arca di Noè di B. Britten), Dritte Màdchen (Elektra di Srauss), Dorabella (Così fan tutte), Sesto (La Clemenza di Tito) Prima strega (Dido and Aeneas), Fortunata (Satyricon di Maderna) Zerlina (Don Giovanni), Lola (Cavalleria rusticana) e Flora (Traviata) collaborando con direttori quali R. Gupta, A. Kallastu, R. Mascolo, M.Beltrami, G.Muglialdo, A.Raffanini, P.Borgonovo, G. P Mazzoli, L. Pfaff, S.Sgrò, T.Severini e registi quali E. Nüganen, R. Laos, A. De Rosa, D. Krief. Ha eseguito un vasto repertorio cameristico in duo con il pianista Luca Schieppati.

YASUHARU FUKUSHIMA
Nato a Tokyo, ha studiato Composizione all’Università Musicale di Tokyo, conseguendo la Laurea e il Dottorato di Ricerca. Si è dedicato in seguito allo studio della tecnica e del repertorio vocale barocco, sotto la guida del Maestro Masato Makino. primo baritono del Teatro di Fujiwara. Nel 2001 e nel 2003 ha partecipato ai Corsi Internazionali di Musica Antica della città di Urbino nelle classi dei Maestri Claudine Ansermet, Gloria Banditelli e Sergio Foresti. Dal 2006 perfeziona in Italia la conoscenza del repertorio e della prassi esecutiva del canto con il Maestro Vincenzo Manno e la Maestra Antonella Gianese. Ha studiato la musica italiana del seicento presso l’Accademia di Musica “F. Gaffurio” di Lodi nei corsi del Maestro Roberto Gini. Collabora con l’Ensemble S.D.G. di Michele Vannelli, Il Canto di Orfeo di Gianluca Capuano, il Costanzo Porta di Antonio Greco, Ars Cantica di Marco Berrini, Arion Choir di Giulio Prandi. Nel repertorio operistico ha interpretato importanti ruoli: Aeneas, (Dido and Aeneas), Orfeo, (La morte d’Orfeo di Landi), Don Basilio, (Le nozze di Figaro). Endimione (Diana schernita di Cornacchioli a Gijon, Spagna), il personaggio di Pastore nell’Orfeo (Praga).

MAURIZIO LEONI
Bolognese, si è diplomato al Conservatorio della sua città e presso l’Accademia Filarmonica Bolognese. Ha vinto il 1° Premio assoluto al Concorso "Caravita" di Musica da Camera esibendosi in svariati concerti liederistici, oratoriali e sinfonici in tutta Italia (dalla Sala Verdi a Milano a Santa Cecilia a Roma). Ha al suo attivo dodici prime esecuzioni assolute nell’ambito dell’opera contemporanea (tra cui Don Gesualdo considered as a murder di L. Francesconi) e diverse esperienze nella produzione del ‘900, tra le quali Il prigioniero di L. Dallapiccola al Teatro Massimo di Catania e Mare Nostrum di M. Kagel alla Biennale di Venezia. Molti i ruoli operistici debuttati: da Bello (La fanciulla del West) a Leporello, da Dancaire a Schaunard, da Gaudenzio a Figaro (Il Barbiere di Siviglia) in diversi Teatri italiani (Regio di Torino, Opera di Roma, La Fenice ) ed esteri (Operà Comique di Parigi, Bunka Kaikan di Tokyo). È componente stabile di diverse formazioni da camera (tra cui il Notschibikitschi Ensemble, tre voci e tre clarinetti). Ha svolto anche attività come regista (Il Maestro di Scuola di Telemann al Verdi di Pisa, La Zingara di da Capua al Festival di Narni e Don Giovanni di V. Righini al Belcanto Festival di Dordrecht, Olanda).

CORO SAN GREGORIO MAGNO DI TRECATE
ll Coro San Gregorio Magno di Trecate, fondato nel 1908, è diretto dal maestro Mauro Trombetta e si compone di circa 80 elementi. Ha partecipato a stagioni concertistiche ed operistiche sia In Italia che all’estero, tra cui le stagioni liriche di Savona, Sanremo, Genova, Novara, Brescia, Bergamo, Pavia, Modena, Salerno, Saint-Etienne, Locarno, Lugano, Montecarlo, Dresda, Istanbul, il Conservatorio di Milano.
 Tra le composizioni in repertorio, le Messe da Requiem di Mozart, Verdi, Cherubini e Faurè, Stabat Mater e Petite Messe Solennelle di Rossini, IX Sinfonia di Beethoven, Carmina Burana di Orff, Messa di Gloria di Puccini. Tra le opere liriche, Il Barbiere di Siviglia, La traviata, Il trovatore, Nabucco, Otello, Rigoletto, Falstaff, Norma, Lucia di Lammermoor, La bohème, Madama Butterfly, Turandot, Cavalleria Rusticana, il Tabarro, Carmen, Pagliacci. Sono inoltre da ricordare alcune prime assolute quali: Aureliano in Palmira di Rossini, l’Esule di Roma e la Cantata a Cristoforo Colombo di Donizetti, L’esodo di Mosè dall’Egitto di De Grandis, Medea di Pacini, tutte con incisione discografica.
Il coro ha collaborato con direttori quali Nello Santi, Richard Bonynge, Thomas Hungar, Evelino Pido’, Massimo de Bernardt, Marcello Viotti, Marcello Rota, Claudio Scimone, Gianpaolo Sanzogno, Marco Balderi, Massimo Palumbo. Tra i registi si ricordano Sylvano Bussotti, Paolo Poli, Pierluigi Pizzi, Dario Micheli, Filippo Crivelli, Giuseppa di Stefano e Beppe De Tomasi.
Il coro si è esibito più volte a Bologna sotto la direzione di Marcello Rota con il tenore Vincenzo La Scola ed il soprano Maria Dragoni. Tra gli ultimi impegni affrontati ricordiamo il Garda Festival con i Solisti Veneti (2002), il Premio Caruso al Teatro Dal Verme di Milano (2002 e 2003), il Musicarivafestival di Riva del Garda (2003), il Festival di Umberto Giordano (2003), svariate rappresentazioni della IX Sinfonia di Beethoven con l’orchestra UECO, il concerto lirico commemorativo del Maestro Francesco Prestia a Susa, il Requiem di Verdi sotto la direzione del Maestro Nello Santi (2008)

CORO CIVICO “CITTÀ DI MAGENTA”
Composto da coristi amatoriali, il Coro offre la possibilità di approfondire la preparazione musicale dei suoi componenti curando l’aspetto stilistico delle esecuzioni e la tecnica vocale, affrontando un repertorio vario che spazia dalla musica sacra a quella operistica, dalla musica tradizionale a quella popolare. Da ormai sei anni partecipa ai principali avvenimenti cittadini (San Martino, Concerto della Repubblica, Stagione Sinfonica, ecc.) e in diverse occasioni si è esibito anche in altre città e regioni (Milano, Bergamo, Pavia, Rapallo, ecc), partecipando sia a concerti sia a Festival Internazionali (Val Pusteria). In diverse occasioni il Coro Civico ha collaborato con importanti solisti nell’esecuzione di pagine di grande impegno (Missa Solemnis K 337 di Mozart, Gloria in Re maggiore RV 589 di Vivaldi, brani tratti dalle opere liriche più famose di Donizetti, Verdi, Puccini, ecc.) e recentemente ha iniziato una proficua collaborazione anche con l’Ensemble dell’Orchestra Giovanile Totem nell’esecuzione del repertorio classico e tardo-barocco.

ORCHESTRA SINFONICA “CITTÀ DI MAGENTA”
L’Orchestra Sinfonica “Città di Magenta” nasce nel 2000 all’interno dell’Associazione Culturale TOTEM, che da allora ne cura l’organizzazione, la gestione e il segretariato artistico. Patrocinata dall’Amministrazione Comunale, dalla sua fondazione rappresenta da una parte una presenza importante e costante nei momenti significativi di vita della comunità cittadina (San Martino, Giorno della Memoria, Festa della Repubblica,…), dall’altra, attraverso la realizzazione della Stagione Sinfonica ormai giunta alla sua 9a edizione, un’opportunità di momenti d’ascolto qualitativamente alti ai numerosi appassionati di musica e a tutti coloro che vogliono avvicinarsi al mondo della musica classica. Composta esclusivamente da musicisti professionisti, ha sempre avuto il preciso obiettivo di una crescita costante e di un ampliamento del repertorio che comprendesse sia i grandi classici, sia i nomi di riferimento del periodo romantico e tardo-romantico. Attenta alla crescita artistica dei suoi componenti, li ha visti spesso protagonisti come solisti, accanto alla continua proposta di giovani interpreti. L’Orchestra Sinfonica “Città di Magenta”, allargando l’ambito principalmente sinfonico della propria attività, ha iniziato da qualche anno il suo impegno nel settore operistico, attraverso programmi dedicati ai grandi autori del repertorio italiano e la realizzazione di nuove produzioni.

ANDREA RAFFANINI
Dopo aver cominciato i suoi studi di direzione a Szeged (Ungheria) sotto la guida del M° E. Acél, si è diplomato in Composizione e in Direzione d’Orchestra presso il Conservatorio di Milano, ottenendo (2007) il Diploma Accademico di II livello in Direzione d’Orchestra. Nel 1997 ha inoltre frequentato i corsi di Direzione di coro tenuti dal M° Roberto Gabbiani presso la Scuola di Musica di Sesto Fiorentino. Nel 2008 ha vinto il 3° premio al Concorso Internazionale per Direttori d’Opera “Luigi Mancinelli” di Orvieto e ha ottenuto il premio come miglior direttore nel Masterclass tenuto dal M° Shambadal, direttore dei Berliner Symphoniker; nel 2003 ha vinto il 1° premio nella Dirigentklasse dei Sommer Wiener Musikseminar, dopo aver ottenuto il Premio speciale dell’orchestra nel 2002. Attualmente è uno dei direttori principali dell’Orchestra Sinfonica “Città di Magenta”, direttore del Coro Civico della medesima città e direttore dell’Ensemble Giovanile Totem. Ha diretto, in repertorio operistico e sinfonico, varie orchestre in Italia e all’estero, tra la quali l’Orchestra di Padova e del Veneto (Sala Verdi, Milano), l’Orchestra Cantelli (Teatro Dal Verme), l’Orchestra Sinfonica di Oradea (Romania), l’International Music Students Festival Orchestra (Kyoto), la CityMusic Orchestra (Cleveland). Si è laureato con lode in Lettere Moderne ad indirizzo Storico-Musicale sotto la guida del prof. F. Degrada presso l’Università Statale di Milano.

Redazione

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