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Proverbio: Aprile fa il fiore e maggio si ha il colore

A Villa Burba di Rho la mostra a fumetti “1,10,100 Agende Rosse… quale democrazia?”

(mi-lorenteggio.com) Rho, 16 ottobre 2018  -Disegni, parole e musica. La mostra a fumetti “1,10,100 Agende Rosse… quale democrazia?” espone a Villa Burba a Rho e si allarga alla città: allestita per le scuole, inaugurata il 15 ottobre, sabato 20 ottobre apre al pubblico. Il progetto a cura dell’Associazione Peppino Impastato e Adriana Castelli aderente al Movimento delle Agende Rosse con la collaborazione del Comune di Rho assessorato alla Cultura, coinvolge più di 900 studenti e studentesse e propone due eventi collaterali: sabato 20 ottobre, restiamo a Villa Burba (corso Europa 291, Rho) dove, nella cornice della sala delle colonne ascolteremo le donne del processo Aemilia che si raccontano, mentre il 28 ottobre ci spostiamo sul palco del Rock’n’roll dove alle band studentesche toccherà il gran finale.
Fino al 28 ottobre è visitabile la mostra “1,10,100 Agende Rosse… quale democrazia” a Villa Burba
Prosegue nella sala del filatoio la mostra “1,10,100 agende rosse” a cura dell’Associazione Peppino Impastato e Adriana Castelli aderente al Movimento delle Agende Rosse. Fino al 28 Ottobre 34 classi di studenti e studentesse delle scuole secondarie di Rho che ascolteranno la storia di uomini e donne che per passione civile, nella ricerca continua della verità e della giustizia, hanno messo in gioco la loro vita per rendere il Nostro Paese più libero e democratico.
La mostra sarà aperta al pubblico nelle giornate di sabato 20 e 27 ottobre e domenica 21 e 28 ottobre dalle 15.30 alle 18.30.
Sabato 20 ottobre “Donne contro la mafia” alle 17.30 nell’ambito della mostra Villa Burba ospita le protagoniste dello scandalo Aemilia, donne che portano la loro voce e raccontano la loro viva esperienza di minaccia da parte dell’ndrangheta: Catia Silva (consigliere di opposizione del comune di Brescello), Fiorenza Brioni (ex sindaco di Mantova) e Sabrina Natali (agenda rossa di Modena) moderate dal giornalista Giuseppe Pipitone del Fatto Quotidiano incontreranno i cittadini nello splendore della sala delle colonne della biblioteca.

Sabato 28 ottobre “1,10,100 note di legalità” al Rock’n’roll di Rho
Serata finale dedicata tutta ai giovani con la manifestazione “1,10,100 note di legalità” al Rock’n’roll di via Magenta 77 a Rho a partire dalle 18.30: le giovani band del territorio saranno chiamate a suonare pezzi autoprodotti o cover purché all’interno di uno di essi ci sia almeno un riferimento al tema della lotta alla mafia. I ragazzi potranno esibirsi senza dover pagare spese di affitto o di strumentazione al locale, disponendo in tal modo di un’importante vetrina per farsi conoscere. Nel corso dell’evento sarà presente Mister Caos che dipingerà un pannello creato in diretta nel corso del susseguirsi delle band.
Presenta Elena Conte, speaker di Radio Panda da sempre attenta alle compagini musicali emergenti del territorio.
Per informazioni e iscrizioni, entro il 20 ottobre, scrivere a silviagissi@hotmail.it

“1,10,100 Agende Rosse… quale democrazia?”
Mostra a fumetti per le scuole
Aperta al pubblico il 20 -21 – 27 – 28 ottobre dalle 15.30 alle 18.30

“Questo è il titolo che abbiamo voluto dare a questo nostro impegno. Lo abbiamo scelto perché sentiamo il bisogno di raccontarvi: 1,10,100 storie di uomini e donne che per passione civile, nella ricerca continua della verità e della giustizia, hanno messo in gioco la loro vita per rendere il Nostro Paese più libero e democratico”.

1,10,100 Agende Rosse… 1,10,100 storie in cui si ritrovano violenza, depistaggi, delegittimazioni, omissioni, colpevoli silenzi, mancati ricordi, ipocrisie e assurde carriere. 1,10,100 Agende Rosse per comprendere che, come raccontava Peppino Impastato, la mafia è una montagna di merda. La mafia non è solo quella che ci hanno sempre raccontato. La mafia è molto peggio. È un nemico infido, che si insinua nella società in modo ancora più pericoloso quando lo fa silenziosamente, mascherandosi tra le Istituzioni, quando cerca di diventare “(mal)pensiero comune”.

Il Movimento nasce su impulso di Salvatore Borsellino il quale il 15 luglio 2007 scrive la lettera intitolata “19 luglio 1992: una strage di Stato” in cui afferma che la ragione principale della morte del fratello Paolo è da ricercarsi nell’accordo di non belligeranza stabilito tra pezzi dello Stato e Cosa Nostra in seguito ad una trattativa fondata sul tritolo delle stragi in Sicilia del1992 e nel resto del paese del 1993.
Le iniziative organizzate dagli aderenti al Movimento hanno lo scopo di sostenere la parte migliore delle Istituzioni nella ricerca della piena verità su moventi e mandanti della strage di via D’Amelio e delle stragi connesse e di manifestare, anche attivamente, solidarietà a tutti i rappresentanti dello Stato vittime di campagne di delegittimazione oltre che a rischio della stessa vita per aver scelto di intraprendere la difficile via della Verità e della Giustizia oltre che rendere viva la Costituzione nella propria professione. Nei mesi che precedettero la strage Paolo Borsellino riportò parte dei contenuti dei suoi colloqui investigativi su un’agenda rossa che aveva ricevuto in dono dall’Arma dei Carabinieri. Il Magistrato ripose l’agenda nella sua borsa di cuoio poco prima di recarsi dalla madre in via D’Amelio il 19 luglio 1992. Da quel momento dell’agenda si sono perse le tracce: nella borsa trovata intatta dopo l’esplosione sono stati rinvenuti alcuni oggetti personali ma non l’agenda. Chi se ne è appropriato può oggi utilizzarla come potente strumento di ricatto nei confronti di coloro che, citati nel diario, sono scesi a patti con l’organizzazione criminale. L’agenda rossa è stata scelta come simbolo del Movimento per rappresentare la nostra richiesta di Giustizia affinché sia fatta piena luce sulle zone ancora buie che avvolgono la dinamica della strage di via D’Amelio e sui nomi di quei mandanti ed esecutori dell’eccidio dei quali, pur essendo stata accertata l’esistenza, non è stato ancora possibile individuare il volto.

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