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Proverbio: Aprile fa il fiore e maggio si ha il colore

Corteo 25 aprile Milano: Palestinesi, al corteo ci saremo anche noi, “No alle contestazioni”

 

(mi-lorenteggio.com) Milano, 24 aprile 2019 – Da anni, il 25 aprile si assiste, in piazza San Babila, alla contestazione della Brigata ebraica da parte di un piccolo gruppo.
A contestare non ci sono mai stati e mai ci saranno palestinesi. In occasione del prossimo 25 aprile e del corteo, l’Associazione dei Palestinesi in Italia, certa che il copione si ripeta anche quest’anno, prende le distanze da insulti e provocazioni che saranno messe in scena al passaggio della “Brigata ebraica” e dei reduci dei campi di sterminio. Queste manifestazioni di intolleranza fanno male alla causa palestinese e prestano il fianco al gioco a chi è dedito a screditare i palestinesi, facendo passare per vittima le potenti truppe militari di Tel Aviv.
“Noi, come gli ebrei, siamo di ceppo semitico e gli ebrei sono nostri fratelli e sorelle. Noi contestiamo le politiche di ultradestra, di occupazione militare e di disumanità delle autorità israeliane che, ancor oggi, detengono nelle proprie galere centinaia di bambini e ragazze, sottoposti ad “arresto amministrativo”, dichiara Mohammad Hannoun, presidente dell’Associazione Palestinesi d’Italia. Come palestinesi in Italia, troviamo certamente contraddittorio che al corteo del 25 aprile sventolino le bandiere di uno stato oppressore e occupante, quale è Israele, al seguito dell’Associazione “Amici di Israele”, ma mai e poi mai ci permetteremo di contestarne la presenza, criticabile ma legittima; come la nostra, rappresentanti di un popolo oppresso e occupato che ancora aspetta, dopo 70 anni, la liberazione della propria Patria.
I palestinesi italiani e le associazioni che difendono i diritti umani nella Palestina occupata, sfileranno innalzando foto dei tanti, troppi, bambini arrestati dalle truppe israeliane o vittime delle bombe al fosforo bianco lanciate nei cieli di Gaza. Sventoleremo liberamente le bandiere della Palestina, un gesto che in Israele è considerato reato penale. La Giornata della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo, offre speranza e orizzonti anche ai palestinesi di poter, un giorno, vedere la libertà e di avere una Patria indipendente che viva in pace con gli Stati vicini.

 

Redazione

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1 commento

  1. Il signor “Hannoun” deve stare attento a non farsi scivolare la radiotrasmittente da sotto la camicia, sarebbe una caduta di stile irrimediabile: neanche il giudice Meyer potrebbe evitare la figuraccia, noleggiando nuovi apparecchi (chè a spese del Corpo costa!)

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