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Martelli, Albertini, Della Valle: una biblioteca per Sciascia a Milano: lettera al Sindaco Sala

 

(mi-lorenteggio.com) Milano, 2 dicembre 2020 – Ecco i firmatari della lettera aperta spedita stasera al Sindaco Sala e che trovate di seguito e a cui probabilmente farà seguito una mozione in consiglio di Municipio 1 a Milano

Claudio Martelli, già ministro della giustizia
Giandomenico Caiazza, Presidente della Unione delle Camere Penali italiane
Francesco Izzo, Presidente della Associazione Amici di Sciascia
Gabriele Albertini, già Sindaco di Milano, eurodeputato e senatore
Raffaele Della Valle, avvocato, amico e difensore di Enzo Tortora
Lorenzo Strik Leavers, già deputato e senatore radicale
Giorgio Inzani, già consigliere regionale radicale
Giampaolo Berni, presidente dell’Associazione Milano Vapore
Enrico Borg, già consigliere provinciale
Gianni Rubagotti, Segretario della Associazione per l’Iniziativa Radicale “Myriam Cazzavillan”
Andrea Bonetti a nome del comitato “l’8 x Milano” di “Italia Viva”

Ecco il testo della lettera

Gentile Sindaco Sala,

pochi mesi fa una lettera aperta Le segnalava che il 30 novembre dello scorso anno è stato il trentesimo anniversario della morte di Leonardo Sciascia e che l’8 gennaio del prossimo anno avrebbe compiuto 100 anni.
Le ricordava che sua è la iscrizione per Enzo Tortora al Famedio di Milano e sua è la introduzione alla edizione della Storia della Colonna Infame di cui sempre Tortora ha voluto una copia accanto alle sue ceneri.
E dato che per il resto nulla in città porta il suo nome Le chiedeva che il prossimo giardino o la prossima scuola o la prossima biblioteca che avrà bisogno di un nome avrà l’onore di ricordare Leonardo Sciascia di modo da conservare la sua memoria in un luogo dedicato alla riflessione e non alle urla (non solo manzoniane ma anche letterali) che caratterizzano il nostro tempo.
Ora in via di Porta Vigentina 15, c’è una Biblioteca che da quella via prende il nome, un luogo che per la sua ubicazione è a 2 passi dal Duomo e nel centro cittadino ma senza esserne pienamente inghiottita, come Sciascia osservava il potere sapendo tenerne una distanza anche se ha fatto parte più volte delle istituzioni.
Una Biblioteca in una strada che come dice il nome guarda fuori da Milano, verso la sua parte sud, agricola, cioè del mondo che Sciascia imparò a conoscere bene negli anni di lavoro al Consorzio Agrario di Racalmuto.
Ma quel palazzo ha una particolarità ulteriore: lì trovò casa la sezione milanese della Lega Italiana per l’Istituzione del Divorzio, associazione pienamente nell’ambito culturale laico in cui si muoveva Sciascia, e poi ospitò a lungo la sede del Partito Radicale di cui fu esponente e parlamentare.
Non conoscendo proposte specifiche di luoghi milanesi da dedicare allo scrittore siciliano ci permettiamo di suggerire che la Biblioteca Vigentina diventi la Biblioteca Leonardo Sciascia come regalo di compleanno della città di Manzoni e Stendhal a un loro degno erede.

 

Redazione

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