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CBD: la commissione europea ne autorizza l’uso alimentare

 

Milano, 19 febbraio 2021 – Agli inizi di dicembre 2020 la Commissione europea ha preso una importante decisione riguardo ai prodotti di CBD, anzi più che decisione importante si potrebbe dire addirittura storica: tali prodotti sono infatti utilizzabili adesso per scopi alimentari.

Dapprima c’è stata la decisione dell’Onu di eliminare la cannabis dalla Tabella IV, ovvero la tabella delle sostanze stupefacenti nocive e con basse proprietà mediche. Infatti alla cannabis sono state riconosciute le proprietà mediche su cui tanti studi sono stati condotti negli ultimi anni.

Questo riconoscimento veniva richiesto a gran voce da ben due anni anche dall’Oms, ma la decisione è stata spesso rimandata a causa delle forti divergenze tra gli stati votanti.

Dopodiché c’è stato questo riconoscimento del valore alimentare del CBD per quanto riguarda l’Europa, e a questa decisione è seguita una votazione alla Camera americana che ha legalizzato la cannabis. Insomma, in poco tempo la pianta più discussa del mondo è stata completamente rivalutata, e tutto sembra cambiare in merito a ciò.

Il che sembra quasi paradossale, infatti fino a qualche tempo fa le aziende che volevano inserire il CBD nella lista dei Novel Food hanno visto respingere questa loro richiesta poiché addirittura la <corte di giustizia europea era in procinto di dichiararlo uno stupefacente.

Si sa invece da molto tempo che il CBD non ha proprietà psicoattive e stupefacenti, a differenza dell’altro principio attivo della cannabis, ovvero il THC. A dare una spinta nel verso giusto è stato un processo avvenuto in Francia contro due imprenditori.

Questi infatti erano stati accusati di commerciare CBD importandolo dalla Repubblica Ceca, e non in forma di semi come sarebbe permesso dalla legge. Dopo essere ricorsi in appello, i due imprenditori hanno ottenuto non solo la libertà ma anche un enorme risultato per il resto della popolazione europea: il CBD è infatti ora commercializzabile in tutta Europa.

Da ciò il passo verso il riconoscimento del CBD come alimento era breve, e infatti tale decisione non ha tardato ad arrivare. E i prodotti disponibili per uso alimentare a base di CBD sono molti, alcuni si trovano già in vendita in numerosi shop online. Vediamoli insieme nel prossimo paragrafo.

CBD alimentare: le varie formulazioni

Primo fra tutti e forse il preferito anche dai consumatori, è l’olio di CBD. Questo viene molto apprezzato soprattutto perché è molto semplice da utilizzare ed anche molto versatile. Il sapore per alcuni può avere però un retrogusto amaro, quindi non tutti lo apprezzano.

Molti lo assumono in gocce al mattino e alla sera, mentre altri lo aggiungono ai propri piatti e in tal modo anche il gusto amaro sembra camuffarsi e adattarsi al cibo. Viene infatti aggiunto al caffè, a piatti cucinati o anche alle insalate.

Un prodotto molto apprezzato sono le caramelle gommose a base di CBD. Per chi preferisce il dolce queste sono preferibili all’olio, e inoltre gli zuccheri in esse contenuti sono ridotti al minimo, mantenendo comunque un sapore gradevole.

Per chi invece proprio non gradisce il sapore di questo principio attivo ma vuole comunque assumerlo per i suoi benefici e vuole farlo oralmente (senza fumarlo, per intenderci) allora sono anche disponibili delle capsule a base di CBD, che sono totalmente insapori.

Sembra insomma che questo mercato sia vario e adattabile a molti gusti differenti, e le nuove sorprendenti decisioni a cui abbiamo accennato sopra ne permetteranno ulteriormente la crescita sia nel nostro paese che nel resto dell’Europa.

I benefici del CBD

Ma quali sono questi effetti benefici del CBD a cui abbiamo più volte accennato? Innanzitutto c’è il suo potere rilassante, che ha un’azione benefica su ansia e stress, anche quando questi sono presenti nel consumatore a livelli patologici anche gravi. Induce infatti un senso di rilassamento sia a livello del sistema nervoso centrale che periferico, quindi a livello muscolare, interagendo con i recettori del sistema endocannabinoide.

Poi è importante sottolineare anche la sua azione antinfiammatoria e soprattutto antidolorifica. Il CBD viene infatti utilizzato anche per aiutare i pazienti affetti da dolori cronici, spesso derivate da malattie molto gravi.

Il CBD si è inoltre dimostrato un valido alleato anche in molte altre patologie. In questi casi i movimenti inconsulti, la rigidità muscolare e i dolori e la spossatezza da queste causate sembrano diminuire moltissimo con l’utilizzo del CBD nelle giuste dosi, ovviamente sempre affiancato ai farmaci specifici per queste patologie.

Altro importante aiuto viene fornito dal CBD contro quelle forme di epilessia refrattarie ai farmaci. Le crisi sembrano infatti diminuire sia per intensità che per numero, e questo è un aspetto molto importante e che deve sicuramente essere approfondito dalla scienza per il bene di tutti.

Con queste nuove normative che spingono verso una maggiore liberalizzazione di queste sostanze, è possibile ipotizzare che anche la scienza subirà anch’essa una forte spinta in avanti, e si spera che i risultati continuino ad essere positivi.

L. M.

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