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Presentato a Palazzo Lombardia il ‘Protocollo per la partecipazione delle aziende produttive lombarde alla campagna vaccinale anti-Covid’

Milano, 10 marzo 2021 –  Presentato a Palazzo Lombardia il ‘Protocollo per la partecipazione delle aziende produttive lombarde alla campagna vaccinale anti-Covid’.

Coinvolge Regione Lombardia, Confindustria Lombardia, Confapi, Associazione Nazionale Medici d’azienda e competenti.

Lo hanno illustrato il presidente della Regione Lombardia Attilio, Fontana, la vicepresidente e assessore al Welfare Letizia Moratti, l’assessore regionale allo Sviluppo economico Guido Guidesi insieme a Marco Bonometti, presidente Confindustria Lombardia, Maurizio Casasco presidente Confapi e Rino Donghi, consiglio direttivo Associazione Nazionale Medici del Lavoro.

“E’ il primo accordo del genere che viene raggiunto in tutto il nostro Paese” ha sottolineato il presidente Fontana.

“Le imprese che aderiranno al Protocollo – ha proseguito – potranno vaccinare direttamente i propri dipendenti in azienda. Ci sarà l’opportunità di avere altri centri vaccinali, altri medici a disposizione dei cittadini perché siamo convinti che la vaccinazione di massa sia l’unico mezzo per vincere la battaglia”.

“Il nostro obiettivo – ha spiegato la vicepresidente Moratti – è completare la vaccinazione massiva il prima possibile, entro giugno di quest’anno”.

“Noi vogliamo correre più veloci del virus” ha detto ancora la vicepresidente.

“Vogliamo vaccinare più rapidamente possibile – ha detto ancora – chi ha diritto ad essere vaccinato. Il secondo obiettivo: nel rispetto delle categorie individuate dal piano di vaccinazione nazionale (operatori sanitari, Rsa, persone over 80 e persone con fragilità), abbiamo necessità e opportunità che è giusto che si amplino le possibilità di inoculare il vaccino”.

“Questo accordo – è entrata nel dettaglio l’assessore Moratti – sgrava il servizio sanitario regionale pubblico e privato perché le aziende opereranno con proprio personale medico: un allargamento che ci consente di aver minor tensione sugli ospedali e mettiamo in sicurezza i lavoratori delle nostre imprese”.

“Anche in questo caso – ha concluso Moratti – anticipiamo le evoluzioni future (i vaccini in più che riceveremo) e quando si arriverà a vaccinazione massiva, avremo un canale in più. La nostra delibera approvata oggi in Giunta sarà inviata al Commissario straordinario per l’emergenza Covid”.

“Con questo provvedimento – ha detto l’assessore Guido Guidesi con delega allo Sviluppo Economico – non cambiamo minimamente il piano Vaccinale Nazionale perché è a quello che ci atteniamo e non è nostra volontà cambiare le priorità stabilite. Vogliamo invece attualizzare la ricetta che in Regione Lombardia ha sempre funzionato e cioè quella di far squadra tra pubblico e privato”. “Con questa delibera vogliamo anticipare i tempi nella speranza che gli altri ci imitino, soprattutto il Governo. Confapi e Confindustria Lombardia sono state le associazioni da cui è partita questa proposta, ma a questa iniziativa possono partecipare altre associazioni di categoria. Penso a Confcommercio e Confcooperative e a tutte le altre che hanno manifestato il loro interesse, la loro voglia di essere coinvolte e il loro desiderio di essere protagoniste, insieme a Regione Lombardia, in questa sfida.

“Diamo un’ulteriore opportunità di scelta ai dipendenti e ai lavoratori lombardi. Credo che la guerra sia guerra e il nemico lo abbiamo tutti ben chiaro. Vinciamo se c’e’ l’alleanza tra pubblico e privato e se mettiamo a disposizione tutte le strutture, tutte le risorse umane e professionali. Dalla vaccinazione dipenderà il rilancio economico della nostra Regione che equivale a dire il rilancio economico di tutto il Paese. Abbiamo bisogno di far squadra e abbiamo bisogno di darci una mano e in questo modo la guerra la vinceremo sicuramente”.

Anche il comparto agroalimentare, come manifestato dall’annunciata adesione di Coldiretti, si mobilita per la vaccinazione anti-Covid nelle aziende.

“Tutto il comparto agroalimentare nella nostra regione – ha spiegato l’assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi, Fabio Rolfi – dà lavoro a circa 150.000 persone. In agricoltura lavorano 57.000 lombardi. La delibera che abbiamo approvato fornisce uno strumento essenziale contro il Covid anche a questo settore. Mi sono messo in contatto con i referenti per fare in modo che il protocollo relativo alla possibilità di somministrare i vaccini nelle aziende venga sottoscritto anche dalle associazioni agricole di categoria”.

AGRICOLTURA ATTIVITÀ ESSENZIALE – “L’agricoltura – ha aggiunto Rolfi – è attività essenziale, essendo alla base della produzione del cibo. Il settore non si è mai fermato anche nei momenti più difficili. Le aziende agricole lombarde e le associazioni di categoria hanno dimostrato straordinaria sensibilità al problema Covid e grande serietà nel trovare soluzioni che consentissero ai lavoratori di operare in sicurezza”.

ATTIVAZIONE DI TUTTE LE ENERGIE DEL TERRITORIO – “Anche in vista della campagna vaccinale massiva – ha concluso l’assessore – è necessario attivare tutti gli strumenti che consentano una capillarità di intervento e l’attivazione di tutte le energie presenti sul territorio”.

NUMERO DI OCCUPATI IN AGRICOLTURA IN LOMBARDIA

Varese: 1.089

Como: 1.545

Sondrio: 2.148

Milano: 6.030

Bergamo: 10.063

Brescia: 13.601

Pavia: 3.197

Cremona: 6.087

Mantova: 9.043

Lecco: 988

Lodi: 2.765

Monza e Brianza: 571

Totale Lombardia: 57.127

NUMERO DI ADDETTI NELLE IMPRESE ALIMENTARI

Bergamo: 6.749

Brescia: 7.868

Como: 3.156

Cremona: 6.744

Lecco: 1.791

Lodi: 2.256

Mantova: 7.116

Milano: 40.519

Monza e Brianza: 3.668

Pavia: 4.130

Sondrio: 2.689

Varese: 3.933

Lombardia: 90.619.

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