Milano, 26 aprile 2021 – Il conto deposito vincolato, come suggerisce lo stesso nome di questo prodotto bancario, è un conto deposito che prevede dei vincoli di disponibilità delle somme depositate.
In altri termini, contrariamente a quanto avviene con un conto deposito ordinario, nel quale è possibile prelevare le somme liberamente, nel conto deposito vincolato le somme non sono concretamente disponibili fino alla decorrenza indicata nel contratto.
Ma è davvero così? E come funziona il conto deposito vincolato? E, ancora, conviene davvero depositare i propri soldi su un conto deposito vincolato, in luogo di un conto deposito ordinario? Cerchiamo di saperne di più!
Conviene il conto deposito vincolato?
Cominciamo proprio con il rispondere all’ultima delle domande che abbiamo riportato nelle righe di cui sopra. Ovvero, conviene il conto deposito vincolato o, tutto sommato, non ci sono particolari vantaggi rispetto a quanto ci propone oggi un conto deposito libero?
La convenienza del conto deposito vincolato è, come intuibile, tutta nel rendimento aggiuntivo che può darci rispetto al conto deposito ordinario. Se infatti le somme “libere” sul conto deposito standard sono remunerate in maniera non particolarmente profittevole nelle attuali condizioni di mercato, i tassi del conto deposito vincolato sono notevolmente più elevati e, in alcuni casi, in grado di essere il doppio, il triplo o il quadruplo rispetto ai rendimenti del conto deposito libero.
Le somme sono davvero vincolate?
Abbiamo anticipato in apertura di questo approfondimento che le somme vincolate in un conto deposito non sono disponibili fino alla scadenza del vincolo. Alcune banche non prevedono nessuna possibilità di svincolo, nemmeno con penali o rinuncia agli interessi maturati. E questo è il caso anche di Conto Esagon, infatti, per nessuna ragione è prevista la restituzione delle somme vincolate.
Come gestire meglio il conto deposito vincolato
Proprio per poter gestire meglio il conto deposito vincolato, consigliamo a tutti coloro i quali volessero fruirne di non concentrare tutte le somme in un unico vincolo, ma di frazionarne le scadenze. In questo modo sarà possibile disporre delle somme in più riprese nel prossimo futuro, evitando in questo modo di trovarsi nell’impossibilità di poter disporre prontamente della liquidità a causa di un vincolo troppo protratto nel tempo.
Speriamo che questi spunti ti siano stati utili per migliorare la conoscenza della natura e delle caratteristiche del conto deposito vincolato, un rapporto sempre più scelto da parte dei risparmiatori italiani che, anche in un contesto di bassi tassi di interesse, sono alla ricerca di qualche rendimento aggiuntivo.
L. M.