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Rho. San Sebastiano: cerimonia in onore del Santo Patrono della Polizia Locale con consegna degli Encomi

(mi-lorenteggio.com) Rho, 20 gennaio 2022 -Si è svolta nella mattinata la cerimonia in onore di San Sebastiano Martire, Patrono della Polizia Locale, con la consegna da parte del Sindaco Andrea Orlandi di 8 Encomi agli Agenti rhodensi, che hanno dimostrato professionalità e dedizione in alcune operazioni.

La cerimonia è iniziata con la messa officiata al Santuario Maria Addolorata di Rho da Padre Patrizio Garascia e dal prevosto Don Gianluigi Frova, alla presenza del Sindaco Andrea Orlandi, il Comandante Antonino Frisone e tutto il Comando “Savarino”, della giunta, del Presidente del Consiglio comunale Calogero Mancarella, dei consiglieri comunali e dei rappresentanti delle Forze dell’Ordine locali, delle altre Polizia Locali del territorio e del COR Protezione Civile.

Al termine della messa, rientrati al Comando, il Sindaco Orlandi ha poi consegnato i 8 Encomi. Queste le sue parole: “La cerimonia è stata l’occasione per fermarci e riflettere sull’impegno che costantemente è richiesto a tutti gli agenti di Polizia Locale per la tutela dell’intero territorio, compresa anche l’emergenza socio-sanitaria da Covid-19. In alcune operazioni la nostra Polizia Locale si trova in situazioni difficili, complesse e soprattutto pericolose. L’assegnazione degli Encomi intende riconoscere queste situazioni dove i risultati sono stati raggiunti grazie alla professionalità, la costanza, la tenacia e la capacità di assumere dei rischi. Ringrazio il Comandante Frisone, tutto il Comando e in modo particolare gli 8 premiati per il loro lavoro quotidiano”.

Encomi

Sovrintendente di Polizia Locale Nunziatina Ricciardo

A seguito di lunga e complessa indagine di Polizia Giudiziaria, in ambito di salvaguardia dell’ambiente e del territorio comunale, portata a termine con la condanna definitiva dell’indagato e la confisca dei capannoni e mezzi in sequestro

Assistente Scelto di Polizia Locale Valentina Resta

Per la professionalità dimostrata durante l’indagine di Polizia Giudiziaria denominata “Banda dei Rolex” che ha portato a numerosi arresti e denunce in varie regioni d’Italia.

Assistente Scelto di Polizia Locale Stefano Di Maria

Per la professionalità dimostrata durante l’indagine di Polizia Giudiziaria denominata “Banda dei Rolex” che ha portato a numerosi arresti e denunce in varie regioni d’Italia.

Assistente di Polizia Locale Valerio Telaroli

Per la professionalità dimostrata durante l’indagine di Polizia Giudiziaria denominata “Banda dei Rolex” che ha portato a numerosi arresti e denunce in varie regioni d’Italia.

Assistente Scelto di Polizia Locale Giuseppe Milko Gazzana

Per la professionalità e l’alto senso del dovere impiegati nello sventare un tentativo di violenza sessuale, che si stava perpetrando su un treno, giungendo all’arresto del responsabile.

Assistente di Polizia Locale Francesco Pardo

Per la professionalità e l’alto senso del dovere impiegati nello sventare un tentativo di violenza sessuale, che si stava perpetrando su un treno, giungendo all’arresto del responsabile

Assistente di Polizia Locale Piero Gabriele Favata

Per l’attenzione e la professionalità impiegate nella felice risoluzione di un caso di scomparsa di minore.

Assistente di Polizia Locale Roberto Tasinato

Per l’attenzione e la professionalità impiegate nella felice risoluzione di un caso di scomparsa di minore.

La vita di San Sebastiano Martire

Cittadino milanese, alto e stimatissimo ufficiale della guardia pretoriana di Diocleziano e Massimiano, san Sebastiano è popolarissimo per l’iconografia, dove appare bersagliato dalle frecce. Nato da genitori cristiani, pur avversando la carriera militare, egli si era arruolato verso il 283 nell’esercito per poter a Roma aiutare i cristiani arrestati durante la persecuzione. Secondo la Passio Sancti Sebastiani, composta da un romano verso la metà del secolo V, il santo, recatosi nella casa dove erano rinchiusi in custodia cautelare due gemelli, Marco e Marcellino, li confermò nella fede mentre stavano per cedere, riuscendo poi a convertire anche i loro custodi. Denunciato per questo agli imperatori, fu condannato a morire per mano degli arcieri in mezzo al Campo di Marte. Il suo corpo trafitto dalle frecce fu abbandonato sul terreno ma il martire, dato per morto, venne raccolto da una vedova di nome Irene che, curatolo a casa sua, lo vide miracolosamente guarito. Pochi giorni dopo, Sebastiano si presentò nuovamente all’imperatore, rimproverandolo aspramente per il male fatto ai cristiani. Diocleziano allora comandò che fosse frustato a morte e gettato in una cloaca perché non divenisse oggetto di venerazione per i cristiani. La notte seguente, il santo apparve alla matrona Lucina, le rivelò dove giaceva il suo cadavere e le ordinò di seppellirlo accanto alle tombe degli apostoli Pietro e Paolo, che allora si trovavano sulla via Appia, nelle catacombe che poi furono chiamate di S. Sebastiano. La figura del martire soldato divenne presto popolarissima in tutto il mondo occidentale, anche per i molti miracoli attribuiti alla sua intercessione. Nel Medioevo, la sola Roma contava ben nove basiliche e cappelle dedicate al santo, proclamato compatrono della città insieme a Pietro e Paolo: fra queste la più famosa era sul Palatino ove, secondo la leggenda, egli sarebbe stato martirizzato. Immensa è anche l’iconografia che lo riguarda.

La cerimonia si è svolta nel pieno rispetto delle misure di contrasto e contenimento del Covid-19.

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