Buccinasco (20 novembre 2007) – Una commissione consiliare per i beni confiscati, da convocare entro pochi giorni dopo la pubblicazione della delibera. È una delle decisioni assunte ieri sera dal Consiglio comunale, il quale -prevede il regolamento- può istituire al proprio interno “commissioni di indagine e di lavoro con composizione proporzionale ai componenti dei gruppi consiliari regolarmente costituiti”.
Vi fanno parte, eletti all’unanimità, Michele Rusmini (presidente), Maurizio Carbonera, Domenico De Stefano, Simone Maggi e Rino Pruiti.
“Si tratta -spiega il sindaco, Loris Cereda- di un gruppo di lavoro essenzialmente tecnico. I membri dovranno valutare e verificare il patrimonio edilizio esistente sul territorio e confiscato dallo Stato ma non ancora assegnato o in via di assegnazione, identificarne l’utilizzo possibile, definire i criteri ed i metodi di attribuzione. Su questa base, daranno poi indirizzi alla giunta”.
“Una decisione -ha detto dai banchi della minoranza Maurizio Carbonera- di grosso significato per la nostra comunità”.
“La commissione -continua il primo cittadino- troverà un lavoro già avanzato. Ci sono dei bei progetti che vanno avanti. Anche perché l’approccio è ampio: il concetto di «legalità» non si esprime solo nella gestione dei beni confiscati: significa anche difendere il territorio dalla microcriminalità. Ad esempio, assicurare più illuminazione nei parchi, maggiore sicurezza agli ingressi delle scuole, meno furti nelle case. Sono convinto che l’Amministrazione comunale non debba lavorare per ottenere l’attenzione dalle testate giornalistiche nazionali; occorre, invece, che si concentri sui veri problemi dei cittadini”.
“Bisogna poi difendere il nome di Buccinasco e dei suoi cittadini, infangati da certa stampa e da certi politici di bassissima lega, che cercano lo scandalo e la pubblicità contro ogni logica. Persino pochi giorni fa, mentre invitavo a rasserenare gli animi nell’interesse della città e sulla scorta dei brillanti risultati che in questi mesi sono stati ottenuti nella lotta al narco-traffico, si sono cercate, ancora e comunque, occasioni di polemica”.
“Più significativo è un altro episodio: un noto giudice, intervistato da un giornalista, avrebbe attribuito pesanti giudizi su Buccinasco. Ho voluto approfondire la vicenda, e un primo riscontro l’ho ottenuto: il magistrato -che non aveva visto l’articolo- mi ha scritto, smentendo di avere rilasciato quelle dichiarazioni. Ho già avuto un ulteriore colloquio, in cui mi ha autorizzato a rendere pubblica la sua smentita”.
Redazione