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Un fine settimana a Vigevano con il Palio, Leonardo e gli Sforza

(mi-lorenteggio.com) Vigevano, 04 ottobre 20009 – La XXIX^ edizione del Palio delle Contrade e le celebrazioni del Beato Matteo avranno inizio con la fiaccolata in suo onore di venerdì sera, 9 ottobre. Alcuni figuranti delle dodici Corporazioni delle Arti e dei Mestieri sfileranno, insieme ai soci dell’Associazione Sforzinda, da Piazza Ducale fino alla chiesa del Beato Matteo Carreri dove si svolgerà la Santa Messa alle ore 21.00.

Sabato 10 ottobre nelle vie del centro storico di Vigevano e nel Castello sarà possibile incontrare ed ammirare il genio di Leonardo e degli artisti della Corte Sforzesca. Visitare un mercato rinascimentali ed acquistare cibi e bevande basate su ricette rinascimentali. Partecipare ad una cena ambientata in una locanda del XV secolo per degustare ricette d’epoca. Incontrare nobili e uomini in arme, cuochi, camerieri maldestri e buffoni.

Per l’occasione le mostre “Il laboratorio di Leonardo” e “Splendori di corte” allestite nelle scuderie ducali del Castello di Vigevano e dalle ambientazioni rinascimentali resteranno aperte fino alle ore 22.30.
“Il laboratorio di Leonardo. I codici, le macchine e i disegni” è una mostra di portata internazionale. Per la prima volta in Italia i visitatori possono sfogliare pagina per pagina su megaschermi i più importanti codici di Leonardo: il Codice del Volo, il Manoscritto B e il Codice Atlantico.

Insieme alle mostre, grande protagonista della serata saranno le animazioni e le ambientazioni d’epoca rinascimentale. Presso la Strada Sotterranea del Castello dal pomeriggio di sabato fino alle ore 24.00 sarà possibile visitare un vero e proprio mercato rinascimentale. Personaggi delle antiche corporazioni della città ducale in abiti d’epoca mostreranno al pubblico le caratteristiche salienti del loro lavoro e metteranno in vendita prodotti gastronomici appositamente realizzati su ricette rinascimentali.

Alle ore 20.00 in Cavallerizza si terrà invece la cena ambientata in una locanda della Vigevano del Quattrocento una serata all’HOSTERIA AL CASTELLO DI CHICHIBIO CUOCO: una cena basata rigorosamente su ricette rinascimentali (prenotazioni via web www.paliodivigevano.it/prenotazione_cena.html o telefonando a Vigevano Promotions 0381.690370| Costo della serata € 35,00) Qui sarà possibile incontrare personaggi dell’epoca, nobili e uomini in arme, cuochi, camerieri maldestri e buffoni. L’animazione della serata è affidata ai musici che accompagneranno le danze de "Il Biancofiore", al giullare Jullargiocoso di Siena, agli attori che metteranno in scena brani tratti dalle novelle del Boccaccio e da missive della cancelleria sforzesca.

La domenica successiva, 11 ottobre, le Contrade partecipano al solenne Pontificale in onore del Beato Matteo e nel pomeriggio, dopo il sontuoso corteggio ducale per le vie del centro storico, la sfida tra le 12 compagini coloratissime e accanite per la conquista del cencio 2009, dipinto dalla pittrice Emma Chiesa.

Fiaccole, giochi e danze in una Notte Sforzesca

Sabato 3 ottobre, a partire dalle 21.30 circa, nella suggestiva cornice di Piazza Ducale e nelle strade del centro storico i figuranti dell’Associazione Sforzinda sfileranno e intratterranno il pubblico con giochi, musiche, danze e spettacoli di giocoleria.

Seguendo gli insegnamenti di Antonio da Corazzano, maestro di musica e coreografo degli Sforza, lo spettacolo sarà incentrato su danze rinascimentali, alternate ad esibizioni di sbandieratori e tamburini, mangiafuoco e giochi acrobatici con le fiaccole oltre alla lettura di alcuni versi delle più belle poesie del Quattrocento.

Tra i protagonisti della serata, il gruppo storico di danza “Il Biancofiore” e il gruppo di giocoleria “Aurora Noctis” che già avevamo potuto ammirare durante la “Notte Leonardesca” lo scorso 12 settembre.

Una cena rinascimentale all’Hosteria di Chichibio Cuoco

Una divertente serata aspetta l’ospite che sabato 10 ottobre deciderà di cenare al cospetto del Duca Francesco I Sforza e della sua Corte. Nella Cavallerizza del Castello verrà ricostruita una locanda della Vigevano del Quattrocento, si potranno gustare piatti tratti da vere ricette rinascimentali ed allietarsi davanti all’animazione di musici, giullari e danzatori.

Il menù della serata:
Primo servizio di credenza
Salzicchia dè cinghiale
Frutta de più sorte in gelatina
Dactaro cum bono caso
Pastello dè porro (bono et perfectissimo)

Primo servizio di cucina
Pasta straccia cum sugo de ocha
Potagio de farre

Secondo servizio di cucina
Pollastro dorato in salsa de zaffrano
Insalata rinascimentale

Secondo et ultimo servizio di credenza
Dolzinerie de la Corte, Cotignola et biscotelli

Pane da tabula cum uva passa et di più sorte

Vin vermiglio de li vigneti de San Marco
Aqua de fonte purissima
Vin dulce malvasia

Costo € 35,00 a persona | Prenotazioni presso Vigevano Promotions 0381.690370 oppure direttamente sul sito: www.paliodivigevano.it

Qui sotto la trama della serata di sabato 10 ottobre in Cavallerizza
“E’ una serata particolare all’Hosteria al Castello di Chichibio e sua moglie Ghita.
Seduti tra i commensali vi sono due consiglieri del Duca Francesco Sforza, Galeazzo e Giorgio Colli. I due devono accertarsi di un fatto accaduto tempo addietro: Chichibio accusa il ricco condottiero Ottaviano Visconte d’aver mangiato nella sua osteria senza pagare. Ottaviano sostiene che l’oste gli abbia servito una gru priva di un’ala. Chichibio ammette il contrario, affermando che tutte le gru hanno una sol gamba.
Se la storia fosse vera Chichibio rischierebbe la gogna per aver accusato ingiustamente un nobile. In caso contrario, al ricco signore verrebbe confiscato un mulino nei pressi della regione detta Buccella.
Alla cena sono presenti altri personaggi: il giullare un po’ scemo, Calandrino da Siena, che verrà beffato per l’ennesima volta da Bruno e Ciacco. Gli faranno credere dell’esistenza dell’elitropia, una pietra con una particolare virtù: quella di rendere invisibili.
Nel frattempo Galeazzo e Giorgio Colli, in attesa di Ottaviano, ordinano due polli allo spiedo. La cuoca Ghita, moglie di Chichibio, mangerà l’ordinazione dei due facendo ricadere la colpa su Ottaviano. Al povero mal capitato verrà fatto credere che i due signori lo vogliono punire tagliandogli le orecchie.
Vedendo scappare Ottaviano con la loro cena, Galeazzo e Giorgio si convincono della disonestà di Ottaviano e riconosceranno a Chichibio la somma da pagare”

Lo spettacolo è a cura di Eleonora Bianchi

Con la collaborazione
degli attori della Compagnia teatrale Il Mosaico di Vigevano
e di Franco Borghi Oste Berengario

Con la partecipazione speciale di Marzio Giullar Jocoso da Siena
Gruppo di Musica Antica Babele di Milano
Gruppo di Danze Rinascimentali Il Biancofiore del Palio di Vigevano
L’Armeria Ducale del Palio di Vigevano

Personaggi ed interpreti (in ordine d’apparizione)
CHICHIBIO CUOCO – Gianmarco Marenghi
GHITA – Eleonora Bianchi
GIORGIO COLLI – Michele Bianchi
GALEAZZO COLLI – Fabrizio Orlandini
BRUNO – Franco Borghi
CALANDRINO – Beppe Bianchi
OTTAVIANO VISCONTE – Franco Clerici

Redazione

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