PUNTI FERMI RIFORMA – Dopo aver ricordato i pesanti tagli subiti dal Bilancio regionale della sanità a causa della Legge di stabilità, Maroni si è soffermato sui due punti fermi della riforma del sistema sanitario: garantire la libera scelta di dove farsi curare e la gestione dell’aumento della cronicità.
‘AMBULATORI APERTI’ SCELTA VINCENTE – "Per adeguare il sistema lombardo alla cronicità – ha spiegato il presidente – abbiamo iniziato a fare alcune cose: la guerra alle liste d’attesa con l’operazione ‘Ambulatori aperti’ sta dando ottimi risultati, a oggi abbiamo oltre 170.000 prenotazioni fatte la sera e il sabato mattina, di cui 145.000 già effettuate".
QUALITÀ DEI SERVIZI A FRONTE TAGLI SPESA – "Ridurre la spesa, qualificandola per mantenere integralmente la qualità dei servizi: è questa la sfida che vogliamo vincere" ha spiegato il presidente Maroni, citando i risparmi ottenuti con la Stazione unica appaltante regionale Arca, che ha permesso, nel 2014, un risparmio di 400 milioni.
INTEGRAZIONE SISTEMI SANITARIO E SOCIO-SANITARIO – "Una maggiore integrazione tra Sistema sanitario e socio-sanitario, che oggi sono due sistemi con strutture separate sul territorio, – ha esemplificato Maroni, scendendo nel dettaglio -, con la riunificazione dei due Assessorati, comporterebbe da subito una riduzione di 50 milioni di euro e permetterebbe una migliore regia nell’evoluzione del Sistema, distinguendo la programmazione dai controlli, all’interno della Regione e sui territori".
Redazione