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domenica, Maggio 5, 2024

Proverbio: Aprile fa il fiore e maggio si ha il colore

A due anni dall’approvazione, a che punto è la riforma regionale della salute mentale?

Si interrogano e ne discutono associazioni ed enti del terzo settore chiamando al confronto l’assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera, all’interno del convegno
“Persone e territorio: indispensabili interpreti del nuovo piano salute mentale”.

 

Giovedì 13 dicembre – ore 9:00

Sala Pirelli della Regione Lombardia

Via Fabio Filzi 22, Milano

 

(mi-Lorenteggio.com) Milano, 12 dicembre 2018  – A giugno 2016 veniva approvata in Lombardia la Riforma Regionale della Salute Mentale. Una legge dai contenuti innovativi, come ad esempio la valorizzazione e realizzazione dell’integrazione socio-sanitaria, o il passaggio da un modello culturale e clinico basato su interventi prevalentemente sanitari a un modello di presa in cura che pone al centro ogni singola persona in difficoltà. Una riforma e un percorso che però presentano ancora criticità e scontano ritardi nella loro applicazione concreta.

Qual è dunque lo stato dell’arte della riforma regionale della salute mentale, a due anni dalla sua approvazione? Quali le riflessioni e le proposte, anche in vista dell’annunciata stesura di un nuovo Piano Regionale della Salute Mentale? E come si pensa di coinvolgere tutte le parti in causa, a partire dagli utenti, che non devono essere visti solo come “consumatori” di servizi, ma ai quali va riconosciuto a pieno titolo il ruolo di co-progettatori e co-produttori di percorsi di inclusione ed emancipazione sociale?

Associazioni ed enti del terzo settore insieme ne discutono giovedì 13 dicembre dalle ore 9, nel corso del convegno “Persone e territorio: indispensabili interpreti del nuovo piano salute mentale”, chiamando al confronto tra gli altri, l’assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera (programma dei lavori in allegato).

“Sul tema della salute mentale e dipendenze, in Lombardia molto è stato fatto, ma molto resta da fare, per esempio nello sviluppo dell’integrazione socio-sanitaria e nella valorizzazione del servizio pubblico, rispondendo al principio che la salute è un diritto di tutti. Anche sul piano culturale, si deve ancora affermare e consolidare quel cambio di paradigma che consenta di mettere realmente al centro la persona e i suoi bisogni, per proseguire e rinnovare la deistituzionalizzazione voluta da Basaglia”, afferma don Virginio Colmegna, presidente della Campagna Salute Mentale.

Il convegno è promosso da:
Campagna Salute Mentale; Alleanza delle Cooperative Italiane Lombardia; Forum del Terzo Settore Lombardia; Urasam Lombardia; Ledha; Cnca; Rete Utenti Salute Mentale Lombardia; Ceal; CGIL Lombardia; Ufficio Utenti Salute Mentale Lombardia, Forum Salute Mentale.

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